Covid, App riconosce dalla voce i positivi al virus: presentata al Terni film festival

Covid, App riconosce dalla voce i positivi al virus: presentata al Terni film festival
di Lucilla Piccioni
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Giovedì 27 Maggio 2021, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 11:11

Ospiti inconsueti al Film Festival Popoli e Religioni. Domani pomeriggio il palcoscenico del Politeama Lucioli vedrà dominare le intelligenze artificiali. Fuori gli uomini e spazio al robot che suona il pianoforte e canta e all’altro che organizza la raccolta differenziata ed è in grado pure di parlarne per diffondere principi e buone pratiche. L’unico umano a cui sarà permesso di salire sul palco è David Zed, l’uomo robot originale, vera icona degli anni Ottanta. Si tratta dell’attore cantante statunitense che divenne famoso proprio per interpretare il robot protagonista di tante trasmissioni televisive anche in Italia; una tra tutte Pronto Raffaella.

La saga dei robot continua al Film Festival Popoli e Religioni. L’ingegnere ternano Daniele Casali presenterà la macchina, a cui stanno lavorando con un gruppo di studiosi dell’università di Tor Vergata, in grado di riconoscere un malato di Covid solo ascoltandone la voce.

Quando sarà messa a punto la app sarà in grado di inviare i dati, rilevati dalla voce, ad un sistema che li analizzerà ed emetterà il verdetto.

Una sorta di tampone anticovid informatico. «Stiamo lavorando per far si che la app possa essere contenuta anche all’interno di un telefonino per evitare l’uso del computer - spiega Daniele Casali – abbiamo iniziato ad immettere i dati in questo ultimo periodo di pandemia e pensiamo che tra breve potremmo avere dei valori attendibili». Difficile però dare tempi certi.

«Non possiamo dire con precisione tra quanto tempo la macchina sarà operativa ed utilizzabile sul campo, ci sono molte pratiche burocratiche anche relative al rispetto della privacy delle persone che prestano la loro voce come campione, che rallentano la ricerca», nota Casali. L

’ingegnere ternano ricorda che machine Learning sono già utilizzate per monitorare altre patologie come, ad esempio, il Parkinson, sempre con l’analisi della voce si può rivelare la presenza della malattia. Attualmente al progetto che sta lavorando al rilevamento della presenza del covid tramite la voce stanno lavorando una ventina di persone, ingegneri, medici, matematici. Sta collaborando anche l’ospedale di Pavia. Domani al Politeama Lucioli verranno presentati i primi risultati della ricerca.

Le proposte di domani del Film Festival Popoli e Religioni prenderanno il via alle 15 e si andrà avanti fino alle 19.30 al Politeama, che è l’unico cinema ternano che ha riaperto i battenti. «Anche se si può tornare in presenza abbiamo notato che le persone hanno ancora paura di assistere ad uno spettacolo o alla proiezione di un film dal vivo e preferiscono seguire i vari appuntamenti in cartellone on line. Tutta la nostra programmazione si può seguire anche su you Tube. E’ strano a novembre avevamo tutto pronto per far partire dal vivo il festival e abbiamo dovuto chiudere, ora abbiamo tutto aperto, ma le persone preferiscono rimanere davanti al pc. E’ un vero peccato perché questo di Terni è il primo Festival che torna dal vivo dopo la pandemia», nota Arnaldo Casali direttore artistico di Popoli e Religioni.

Ma proprio dal festival arrivano anche altre buone notizie: il documentario “Il Dono”, girato da Matteo Ceccarelli , su come le Caritas diocesano di Perugia, Amelia, Terni, Città di Castello hanno risposto alla pandemia ha evidenziato un dato interessante: in questo periodo al mondo del volontariato si sono avvicinati molti giovani che una volta finita l’emergenza hanno deciso di rimanere. Si erano venuti a creare dei veri e propri vuoti perché tutti i volontari non più giovanissimi sono dovuti rimanere in casa per prudenza. 

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