Terremoto, le ultime scosse

Terremoto.  Già ampiamente citati nella Bibbiia, i movimenti tellurici segnano le trasformazioni della Terra e la presenza dell'umanità. In Geofisica i terremoti (terrae motus, ovvero movimento della terra), chiamati anche sismi o scosse telluriche (dal latino Tellus, dea romana della Terra) sono vibrazioni o assestamenti improvvisi della crosta terrestre, provocati dallo spostamento repentino di una massa rocciosa nel sottosuolo. Possono essere provocati anche da eruzioni vulcaniche. La branca della geofisica che studia questi fenomeni è la sismologia.

I terremoti vengono misurato essenzialmente con due "scale". La Mercalli, dal nome del sismologo italiano Giuseppe, classifica l’intensità delle scosse in base ai suoi effettii sulle costruzioni. Dal 4° grado  sono avvertite dalla maggioranza dela popolazione e si registrano lievi lesioni agli edifici; dal  7° i danni agli edifici sono forti. Il 12° contempla la distruzione completa di ogni opera dellìuomo.

La scala di Charles Francis Richter classifica la magnitudo di un terremoto, ovvero permette una valutazione più oggettiva e definisce la quantità di energia liberata dalla scossa e la sua potenzialità distruttiva. Si calcola misurando l’ampiezza delle oscillazioni del suolo registrate dai sismografi. Va da zero (sismogramma di ampiezza massima uguale a un millesimo di millimetro, registrato da un sismografo a 100 chilometri di distanza dall’ epicentro), L’energia liberata cresce all’aumentare della magnitudo: un'unità in più indica un’energia trenta volte più forte e corrisponde a un’ampiezza di oscillazione dieci volte più grande.

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