Tennis, impresa azzurra: Giorgi batte
Sharapova. E ora derby con la Pennetta

Camila Giorgi - Maria Sharapova
di Angelo Mancuso
3 Minuti di Lettura
Martedì 11 Marzo 2014, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 08:46

La vittoria pi bella: Camila Giorgi ha messo ko a Indian Wells la russa Maria Sharapova, campionessa uscente del torneo californiano e favorita numero 4. La 22enne azzurra ha compiuto un capolavoro battendo l’ex numero uno del mondo in tre set: 63 46 75 dopo oltre due ore e mezza di emozioni. Camila ha conquistato il pubblico californiano con il suo tennis esplosivo, battendo la Sharapova a suon di vincenti: più la russa tirava forte, più la pallina le ritornava indietro veloce. Un’impresa quella di Camila, partita dalle qualificazioni. Lucida nei momenti decisivi, brava a superare i momenti di difficoltà. Come nel terzo e decisivo set, quando in vantaggio 4-2 ha subito un parziale di otto punti a uno (4-4), ha nuovamente strappato il servizio alla russa, ma ha subito l’immediato contro break. In entrambe le occasioni la Giorgi è stata brava a ricominciare daccapo contro un’avversaria ovviamente più esperta e smaliziata. Sul 5-5 l’allungo decisivo: game vinto a zero al turno di battuta della Sharapova, quindi il 75 finale. In passato solo Silvia Farina a Roma nel 2004 e Flavia Pennetta a Los Angeles nel 2009 e agli US Open nel 2011 avevano battuto la russa.

DERBY ITALIANO

Questa notte negli ottavi ci sarà un derby azzurro e dunque la certezza di avere una nostra rappresentante nei quarti. Camila troverà infatti proprio la Pennetta. La 32enne brindisina, testa di serie numero 20, ha superato in tre set Samantha Stosur, testa di serie numero 16: 64 36 61. Flavia ha servito in modo molto efficace: in totale ha messo a segno 11 ace. C’è un solo precedente tra la Pennetta e la Giorgi: nel 2012 a Wimbledon, sull’erba, la spuntò Camila.

BENE FOGNINI

Le buone notizie per il tennis italiano arrivano anche dal torneo maschile. Per la prima volta in carriera Fabio Fognini ha centrato gli ottavi in un Masters 1000 sul cemento. Il ligure, testa di serie numero 13, ha battuto in tre set il francese Gael Monfils, numero 23 del seeding, annullando due match point sotto 5-4 nel parziale decisivo: 62 36 75. Ora Fognini sfiderà Alxandr Dolgopolov, testa di serie numero 28, che a sorpresa ha eliminato il numero uno Rafa Nadal: 63 36 76 (5).

E’ stato dunque un lunedì di scossoni a Indian Wells con due ko eccellenti: fuori già al terzo turno i due vincitori della passata edizione, il mancino spagnolo e la Sharapova. Rafa, che ha ancora qualche problema alla schiena, non ha tuttavia cercato scuse: “La schiena oggi non mi faceva male. Sono deluso dal mio tennis, ora devo ritrovare il mio livello di gioco abituale prima di Miami”. Nelle otto partecipazioni a Indian Wells, primo Masters 1000 della stagione, era sempre arrivato almeno in semifinale conquistando il titolo nel 2007, 2009 e 2013. Meglio per Fognini, che tuttavia contro Dolgolpolov ha perso tutti e tre i precedenti, l’ultimo qualche settimana fa a Rio de Janeiro sulla terra rossa nei quarti. In quell’occasione però Fabio non era al meglio dopo tre settimane senza tregua tra Coppa Davis contro l’Argentina a Mar del Plata, vittoria a Vina del Mar e semifinale a Buenos Aires.

Fuori, invece, Andreas Seppi, testa di serie numero 29. Troppo forte Stanislas Wawrinka, terza testa di serie e campione in carica degli Australian Open: 60 62 senza storia per lo svizzero.

AVANTI MURRAY E FEDERER

Sempre nel torneo maschile promossi agli ottavi Andy Murray e Roger Federer, rispettivamente testa di serie numero 5 e 7. Il britannico, finalista a Indian Wells nel 2009 e prossimo avversario dell’Italia nei quarti di Coppa Davis a Napoli dal 4 al 6 aprile, ha però sofferto contro il ceco, Jiri Vesely, numero 77 del ranking: 67 (2) 64 64 in quasi tre ore per lo scozzese, apparso poco brillante.

Due tie break sono invece bastati a Federer per avere ragione del russo Dmitry Tursunov, numero 30 Atp: 76 (7) 76 (2). Kin Roger non vince un Masters 1000 dall’estate 2012: si impose a Cincinnati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA