Next Gen, il tennis del futuro è qui

Next Gen, il tennis del futuro è qui
di Massimo Caputi
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Mercoledì 8 Novembre 2017, 12:18
dal nostro inviato
MILANO Mai come in questi giorni il tennis ha la capacità di trasformarsi in una vera e propria macchina del tempo. Mentre nelle sale cinematografiche si rivive l'indimenticabile sfida tra Borg e McEnroe, protagonisti nel 1980 di un'epica finale a Wimbledon, ma soprattutto di una rivalità che ha diviso generazioni, a Milano, da ieri e fino all'11 novembre, va in scena il torneo Next Gen con i migliori otto giocatori al mondo Under 21. Della serie: come eravamo e come saremo. Il tennis come specchio dei tempi. Bjorn e John, straordinari e inimitabili, con le racchette di legno, i loro indumenti stretti, con quelle fascette in testa a ordinare i lunghi capelli, sembrano perfino buffi raffrontati a questi giovani tennisti impegnati da ieri alla Fiera di Rho.

Questa di Milano è la prima edizione di NeXT Gen, un torneo fortemente voluto dall'ATP e che la Federazione Italiana Tennis organizzerà per 5 anni. La manifestazione rappresenta un vero e proprio salto nel futuro, dalle regole, alla gestione dell'evento. Il progetto è rivolto alle nuove generazioni con una show production fatta di luci, tecnologia e aree interattive. Tutto è in piena sintonia con l'era del digitale, tutto è veloce e connesso, sia per i giocatori sia per gli spettatori. Basti pensare che il pubblico, 2500 persone nella prima giornata, viene subito catapultato in una realtà tridimensionale attraverso un tunnel dove si ascoltano i suoni e i rumori del tennis, dalla pallina che rimbalza, al colpo della racchetta o gli applausi del pubblico. Ecco quindi un'area con palle da tennis digitali touch e infine una serie di luci che conducono al centrale. Lì ci sono i campioni di oggi è soprattutto di domani.

Come detto sono 8, tra cui l'italiano Squinzi, divisi in due giorni da quattro. Il primo storico incontro ha visto in campo il canadese Shapovalov contro il sud coreano Hyeon Chung. I primi a sperimentare le nuove regole introdotte per questo torneo.

Ogni sfida è al meglio dei 5 set, ma si aggiudica il set il primo a conquistare 4 game. Sul 3 pari si va al time break e in ogni game, sul 40 pari, non ci sono i vantaggi, ma il killer point, chi si aggiudica il punto vince il game. Altra novità il no let: se il servizio tocca il nastro si gioca e non si ripete la battuta. Tra un punto e un altro non possono passare più di 25 secondi e altra interessante innovazione è l'assenza dei giudici di linea, sostituiti dall'Electronic Line calling. A parte il giudice di sedia, tutto è affidato alla tecnologia. Non ci sono dubbi, tutto è stato pensato per le nuove generazioni, veloce immediato, senza fronzoli e tempi morti. Immergiamoci dunque nel futuro positivi e senza pregiudizi, forti che storie come quella di Borg e McEnroe sono e saranno senza spazio e senza tempo, oltre ogni futuro.
 
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