Next, il bus del futuro debutta in autostrada da Padova a Milano: un cubo nero su 4 ruote

Ecco il bus scomponibile: può portare 6 passeggeri seduti o fino a 16 passeggeri in piedi. Arriva a 110 km orari

Next, il bus del futuro debutta in autostrada da Padova a Milano: un cubo nero su 4 ruote
di Gabriele Pipia
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Martedì 10 Ottobre 2023, 10:31

PADOVA - Un cubo nero su quattro ruote che corre in autostrada mescolandosi tra macchine, pullman e moto. Nei giorni scorsi è stato notato da moltissimi automobilisti lungo l’A4 e c’è perfino chi l’ha fotografato condividendo sui social l’interrogativo. «Cos’è?». 
La risposta arriva da Padova. Next, il bus scomponibile ideato da Tommaso Gecchelin e realizzato in città, è stato testato per la prima volta su una strada ad alta percorrenza. Venerdì il viaggio d’andata verso Milano, domenica il ritorno. Ad una velocità di 110 chilometri orari, con tantissimi occhi puntati addosso e con una grande soddisfazione da parte del suo inventore: «La stabilità è fantastica, il prossimo passo è l’inizio della produzione in serie che contiamo di avviare entro la fine del 2024». Dopo aver conquistato l’attenzione degli sceicchi arabi e dopo le prime sperimentazioni nel parcheggio della Kioene Arena ecco la vera accelerata per sbarcare nel mercato. 

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COME FUNZIONA
Next è l’azienda padovana che ha l’ambizione di rivoluzionare la mobilità urbana. La startup è stata fondata nel 2017 da Tommaso Gecchelin, laureato a Padova in Fisica e a Venezia in disegno industriale. La peculiarità del suo prototipo sta nell’essere un bus elettrico scomponibile, capace di viaggiare a pieno regime nell’ora di punta per poi diminuire il numero di vagoni nell’arco della giornata quando c’è meno richiesta. In questo modo si ottengono più scopi: minor impatto sui consumi e sull’inquinamento oltre che sul traffico. 
Un singolo modulo di Next è lungo 3 metri, largo 2,4 e alto 2,95. Pesa poco più di 2 tonnellate a vuoto e può portare 6 passeggeri seduti o fino a 16 passeggeri in piedi.

Può raggiungere appunto i 110 chilometri orari e a regime l’autonomia della batteria sarà di 200 chilometri. In modalità taxi, oltre a viaggiare uniti, i moduli sono in grado di prendere direzioni diverse in base alle necessità dei passeggeri che possono spostarsi tra un modulo e l’altro.


LA DOCUMENTAZIONE
Attualmente Next viaggia con una targa di prova consentita da una normativa apposita per i prototipi. Fa fede il decreto del Presidente della Repubblica 474 del 2001: “Possono circolare su strada, senza carta di circolazione, i soli veicoli che vengano autorizzati dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, per esigenze connesse con prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimento”.
Ora, dopo i risultati positivi della sperimentazione appena eseguita in autostrada (a bordo c’erano Gecchelin e un suo collaboratore) è iniziata la nuova fase operativa con tre obiettivi concreti: ottenere tutte le licenze, inserirsi nel mercato e avviare una stabile produzione. 


L’INTESA 
Intanto lo scorso luglio Next ha sottoscritto l’ingresso nella propria compagine sociale di Paradigma Management Consultancies Llc, che ha rafforzato la partnership già esistente con un investimento di 2,5 milioni di euro. Paradigma Mc Llc è una società costituita negli Emirati Arabi Uniti, partecipata dal centro d’innovazione padovano Paradigma Srl (sede in via dell’Industria) e da una società attiva nei settori automotive e insurtech (innovazione tecnologica in ambito assicurativo) con esperienza di alto livello in Medio Oriente e India. È il primo investitore nella società al di fuori dell’Italia. 
Next è da tempo presente a Dubai dove il sistema di trasporto modulare, apprezzato e twittato perfino dallo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, era stato presentato nel 2018 e poi riproposto all’Expo 2020 raccogliendo l’interesse di numerosi investitori tra cui la Road and Transport Authority araba. 

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