Luca Nardi ha vinto il primo set 6-4 ma sta perdendo 2-0 il secondo. L'impresa di battere Novak Djokovic a Indian Wells non si era ancora compiuta. È sotto di un break ma ha la palla per il controbreak. Il numero uno al mondo è al servizio ma sbaglia la prima. Nel secondo tentativo succede però qualcosa di anomalo. La palla è dentro, per l'azzurro però potrebbe essere uscita. Così Nardi esita, risponde ma si ferma per un secondo, come fosse convinto di un nuovo errore e quindi del doppio fallo del serbo. La sua risposta, seppur senza "agonismo", supera la rete ma Djokovic a quel punto è sorpreso. Si ferma anche lui. Ma la palla è ancora in campo, Nardi si riprende subito e segna il punto tra lo stupore del serbo. È 2-1 e si torna "on serve", ovvero verso l'equilibrio.
La protesta di Djokovic
Ma il numero uno al mondo non ci sta e protesta con il giudice di sedia.
L'epilogo
«Cosa vuoi che io faccia?», risponde ironico il giudice. «Solo perché si è "alzato" con il corpo non significa che io debba far ripetere il punto». Nole non ci sta e va avanti nella sua protesta: «Lui ha pensato che la palla fosse fuori e si è fermato». Irremovibile il giudice di sedia: «Capisco il tuo punto di vista ma non posso considerarlo un ostacolo. La mia decisione è che non ci sono motivi per ripetere il punto. Se avesse chiamato la palla out sarei stato d'accordo con te al 100%, ma non l'ha fatto». Nardi osserva, in silenzio. Forse anche per rispetto del numero uno al mondo. Morale? Punto assegnato all'azzurro e controbreak conquistato.