«Scendiamo sempre in campo per vincere - prosegue il tallonatore azzurro e delle Zebre - Questa partita l'abbiamo preparata bene come le altre e siamo pronti e concentrati sul piano di gioco. Sappiamo cosa ci aspetta, sappiamo che avremo un campo asciutto e che quindi sarà lecito aspettarsi un gioco veloce da parte loro».
Per quanto concerne gli scozzesi, «hanno avuto due match un po' sfortunati e condizionati dagli episodi. Quello con l'Inghilterra, in particolare, è stato influenzato dal vento. Soprattutto le rimesse laterali ne hanno risentito. Per quanto ci riguarda noi siamo pronti e concentrati sul percorso che abbiamo cominciato un mese fa e veniamo da una settimana positiva».
Resta il rammarico per le due gare precedenti. «I primi quindici minuti con la Francia hanno rappresentato una nostra pecca. Vogliamo essere performanti per tutti e 80 i minuti. Abbiamo stabilito un piano per ogni situazione».
Italia-Scozia non è mai stato né mai sarà un appuntamento galante. Non foss'altro per la posta in palio tornata a essere la salvezza dall'onta del Cucchiaio di Legno. In casa degli azzurri di Franco Smith, poi, un successo significherebbe buttarsi alle spalle quel maledetto ruolino di ventiquattro sconfitte consecutive al Sei Nazioni. «Anche la Scozia, però, deve vincere - puntualizza il capitano azzurro - e l'esito dell'incontro, con tutta probabilità, sarà dettato dagli episodi.
Gli errori arriveranno, forse subiremo anche una meta, ma importante sarà la reazione che dimostreremo dopo questi episodio nefasti. Ripeto: siamo preparati a ogni evenienza. Conosciamo i nostri punti chiave e i loro. Poi giochiamo in casa, davanti alle nostre famiglie, che abbiamo rivisto avendo fortunatamente staccato qualche giorno, approfittando della pausa. Se non siamo felici e contenti per questo, non so per cosa dovremmo esserlo».
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