SETTIMANA DIFFICILE
La partita di Udine arriva al culmine di una settimana agitata e caratterizzata prima dalla vivace polemica sugli arbitri, quindi dal caso Lotito. Allenatore e calciatori, dopo aver ricevuto il sostegno della tifoseria, devono trovare la forza mentale per estraniarsi da tutto quanto è accaduto in questi giorni e pensare soltanto al campo, per ripartire senza esitazioni. Pioli resta ottimista. «Troppe le otto sconfitte subite, è vero, non si può pensare di mettere sotto l'avversario ogni volta, bisogna imparare a leggere meglio la gara. Qualche pareggio in più ci avrebbe fatto comodo. Ad ogni modo ho visto una squadra motivata e consapevole, che presto tornerà a vincere».
SFIDA TATTICA
L'Udinese, che ritrova Di Natale, ha l'ultima chance per sedersi al companatico europeo. La formazione di Stramaccioni ha nella coppia d'attacco, Di Natale-Thereau (17 reti), il vero punto di forza, elementi che sanno concretizzare il volume di gioco prodotto dal centrocampo e che spaventa le difese avversarie. Il 3-5-2 consente ai bianconeri di avere spesso la superiorità a centrocampo: sarà indispensabile il sacrificio di Candreva e Anderson in copertura. La Lazio non dovrà commettere l'errore di concedere spazi alle ripartenze dei friulani: più logico aspettarli e colpirli con i guizzi degli esterni e gli inserimenti di Parolo. Una sfida tattica e di nervi per conquistare il centro del ring e far valere al meglio le qualità tecniche. In quest'ottica diventerà fondamentale il recupero, a tempo pieno, del giovane brasiliano. Ma Pioli spera di rivedere anche il miglior Candreva, per restituire alla squadra velocità e slancio sulle fasce. «E' uno dei valori aggiunti della Lazio, ha qualità importanti. Fisicamente sta bene, vuole decidere gli incontri, abbiamo bisogno anche di lui». Tre sconfitte nelle ultime 4 giornate hanno penalizzato pesantemente la classifica e aperto qualche interrogativo: contro l'Udinese occorre cambiare rotta, ritrovare concentrazione, stimoli e punti perché l'Europa non può aspettare».