Inter, porte girevoli: Nainggolan verso la Cina per l'assalto a Barella

Radja Nainggolan
di Eleonora Trotta
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Venerdì 14 Giugno 2019, 10:15
La decisione era nell’aria da tempo. E adesso è arrivata anche l’ufficialità: dopo l’addio alla Juventus, Massimiliano Allegri si concederà un periodo sabbatico. «Resto fermo un anno per ricaricarmi, anche perché c’è riprendere un po’ in mano la vita privata», ha raccontato durante un evento al Castello Sforzesco. «Questi ultimi 16 mesi sono stati anni in cui ero nella centrifuga. Lasci andare un po’ gli affetti familiari. Mi serve quest’anno per ricaricarmi per il prossimo». L’estero può quindi aspettare, le offerte dall’Inghilterra non hanno convinto il livornese, sempre più innamorato della sua Ambra, e che martedì ha organizzato una cena di pesce a Pescara con Galeone e Giampaolo. 

STRATEGIE NERAZZURRE
Barella in, Nainggolan out: anche l’Inter non cambia programmi. L’erede designato dovrà sostituire l’idolo belga, non più centrale nei progetti del club. Sono tante le curiosità di questa storia. Barella è cresciuto con Nainggolan, a Cagliari. E con lui si è più volte confrontato: fu proprio il Ninja a suggerire alla Roma di ingaggiarlo, quando ancora il cartellino del talento azzurro era ritenuto più abbordabile. La storia sportiva dei due si intreccia così anche quest’anno, un intreccio quasi inevitabile considerando che sono gestiti dallo stesso procuratore, Beltrami, convocato ieri in sede per approfondire, in particolare, le possibili destinazioni del Ninja. «Sono sereno, all’Inter sto bene», le parole del calciatore trentunenne sul calciomercato, in realtà, già dallo scorso gennaio. I suoi comportamenti non sono piaciuti a Marotta e si scontrano inevitabilmente con il carattere di un sergente di ferro come Conte. Tra le possibili destinazioni resta calda quella cinese: un’ipotesi tenuta in considerazione dal giocatore anche quando vestiva la maglia giallorossa. Parallelamente, l’Inter prosegue le discussioni con il Cagliari per trovare l’intesa sulla cifra dell’operazione Barella (il classe ‘97 è da tempo d’accordo con il ds Ausilio sulla base di un quinquennale da circa 2,5 milioni a stagione). Si ragiona sempre su un cash (circa 30-35 milioni) più una o due contropartite, ma saranno necessari ancora una serie di incontri per ridurre le distanze (i sardi insistono per Eder, quest’anno al Jiangsu, l’altra società di Suning). Milan e Roma restano alla finestra.

UFFICIALITÀ 
Attivissima pure la nuova macchina rossonera: Giampaolo, a Milano insieme al nuovo ds Massara, ha incontrato Maldini, protagonista insieme a Boban dell’affare Krunic. Continua poi a fuoco lento l’operazione Sensi (il Sassuolo ha chiesto Cutrone in cambio), senza trascurare le possibili uscite illustri. In tal senso va letto l’incontro con Lucci, agente di Suso, ieri a Casa Milan proprio mentre Raiola, a Parigi, perfezionava l’affare De Ligt e approfondiva la situazione di Donnarumma, da tempo in orbita Psg. Ha salutato nel frattempo Bakayoko, rientrato al Chelsea. A proposito di Londra, il ds Paratici è tornato ieri sera a Milano dopo il veloce blitz inglese. Una missione servita per discutere della cessione di Cancelo con il City e dell’affare Trippier, con un occhio vigile alla vicenda Sarri. Gli incontri e i dialoghi con il Chelsea restano affidati all’intermediario Ramadani. Restando in tema panchine: Andreazzoli firma con il Genoa, la Sampdoria aspetta la risposta da Di Francesco. Pioli è l’alternativa. Commisso ha confermato Montella.
 
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