Siviglia-Roma, occhio all'ex: Lamela ormai è un uomo maturo (ed è decisivo)

In sette presenze in questa manifestazione, Erik ha fatto 2 gol e regalato 2 assist

Siviglia-Roma, occhio all'ex: Lamela ormai è un uomo maturo (ed è decisivo)
di Giuseppe Mustica
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Lunedì 29 Maggio 2023, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 09:05

Due stagioni alla Roma. Alti, pochi. Soprattutto bassi. Le presenze alla fine sono state 62, condite da 19 reti. Un amore mai sbocciato del tutto e un addio verso la Premier League, verso la fredda Londra, senza troppi rimpianti. Il mondo degli ex è un mondo particolare, in generale. E anche nel calcio è così: visto che anche se ti lasci in buoni rapporti, molto spesso capita che quell'ex, avvelenato o meno, nel momento in cui ti incontra riapre ferite forse aperte o forse no, facendoti rivivere alcuni momenti e facendoti anche pensare A quello che poteva essere e non è stato. Nel Siviglia, che mercoledì sera affronta la Roma a Budapest, ce n'è uno che è passato da Roma più di un decennio fa ormai. Un ragazzino allora, un uomo maturo adesso. Erik Lamela

OCCHIO ALL'EX

Questa finale di Europa League la sognava Monchi, un altro ex, poco amato dalle parti della Capitale, e la sognava anche l'argentino, che in questa stagione ha cambiato passo soprattutto nel finale. Quando conta. E soprattutto in questa competizione. Il campo all'inizio lo vedeva davvero poco, sia con Lopetegui, sia con Sampaoli. Di certo le sue presenze le ha collezionate tra campionato, Champions League, ed EL: ma il tocco di classe, quello decisivo, lo sta mettendo adesso, quando le cose contano. Con la Juve, ad esempio, nei supplementari, ha segnato la rete che ha chiuso la stagione dei bianconeri e mandato il Siviglia in finale. Classico per un ex "italiano". E anche Suso, un altro che la Serie A la conosce bene per il suo passato rossonero, ha bucato Szczesny, guarda il caso un altro che i meccanismi di Trigoria li conosce bene. Un occhio particolare quindi a Lamela, la Roma, lo dovrà dare tra due giorni.

Non solo per quella che come detto è la classica, classicissima, pericolosità di chi ha giocato con te. Ma anche per quei numeri in Europa League che danno l'idea di quello che può fare: in sette presenze in questa manifestazione, Erik ha fatto 2 gol e regalato 2 assist. Mica male. Solamente in Champions (5 presenze), non ha timbrato e, in Liga, ad una giornata dal termine, ha messo a referto 30 presenze e 5 reti. E anche un doppio giallo, per confermare quel carattere fumantino che gli è mai mancato.

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RINASCITA

Il momento per lui è importante. Dopo anni vissuti all'ombra, anni di certo non esaltanti. Soltanto qualche lampo - come quel gol di Rabona clamoroso nel derby contro l'Arsenal quando giocava col Tottenham che gli è valso il premio Puskas - e forse il gol in semifinale contro la Juventus. Per il resto quasi un gregario. Ma adesso vuole scattare, prendersi la scena. Occhio quindi Roma all'ex. Mourinho è avvisato. 

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