Polemiche intorno a Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese ha segnato il gol che ha trascinato l'Al Nassr nella finale di Champions League araba, dove sabato prossimo affronterà l'Al Hilal di Milinkovic-Savic e Koulibaly. A far discutere però è stata l'esultanza di Cr7, che si è fatto il segno della croce. Nessun problema, se non fosse che in Arabia Saudita è proibito manifestare apertamente e in pubblico la propria fede cristiana. I non musulmani non possono infatti pregare o esibire oggetti religiosi in luoghi pubblici e sono previste pene molto severe per i trasgressori, con l'accusa di proselitismo della propria religione.
Anni fa il colombiano Juan Pablo Pino, che ha giocato proprio nell'Al Nassr tra il 2011 e il 2012, fu addirittura arrestato dopo essere stato sorpreso in un centro commerciale di Riad con un tatuaggio in vista, che si notava dalla manica della maglietta, raffigurante Gesù.
Amazing!
Cristiano Ronaldo making the Sign of the Cross after scoring a goal in Muslim Saudi Arabia, where public expression of Christian faith is prohibited. pic.twitter.com/8Ch7AWUAFU— Sachin Jose (@Sachinettiyil) August 9, 2023
In seguito l'allora allenatore del club saudita, Gustavo Costas, spiegò come fosse stato costretto a cambiare le proprie abitudini, anche religiose, dopo essersi trasferito in Medio Oriente: «quello che ora non posso fare in pubblico, lo faccio nello spogliatoio.
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