Roma, Zaniolo: un calciatore nato per dimostrare

Roma, Zaniolo: un calciatore nato per dimostrare
di Alessandro Angeloni
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Domenica 29 Settembre 2019, 17:24
LECCE  Venticinque minuti per dare tutto se stesso, per dare troppo di se stesso. Per dimostrare, sempre dimostrare. Nicolò Zaniolo è nato per dimostrare, perché fare la “prima” al Bernabeu alla lunga diventa un peso. Dici, uno così è un predestinato e ogni suo errore si tramuta in un macigno. Zaniolo ora gioca pensando di dover far vedere che lui sia davvero un grande giocatore e che per davvero non sia un cattivo ragazzo. Non deve essere facile, perché devi distribuire energie e idee in un tempo così raccolto, perché se gioca titolare spesso viene sostituito, se sta in panchina ha spazio solo negli ultimi minuti. Ed ecco perché nel caldo di Lecce, entra un infuocato Zaniolo e, che come spesso capita in questo periodo, vuole strafare. Punta tutti, combatte, fa a spallate e alla fine vuole lui stesso la gloria: cavalcata sotto la tribuna centrale, fino ad arrivare nel cuore dell’area, dove c’è un liberissimo Kluivert, che di fatto gli ha sottratto il posto. La favola vuole che al piccolo anatroccolo (l’olandese) non arrivi il pallone, perché l’aspirante principe (Zaniolo) lo vuole tutto per sé. Sogna quel gol che possa fare da tappo alla sua stagione, sempre in bilico, sempre chiacchierata. Ed ecco l’egoismo feroce, il portiere Gabriel gli sottrae il pallone, che non era finito nei piedi di Kluivert e non più in quelli di Zaniolo. Niente due a zero, roba che sembrava scontata. La Roma vince a Lecce 1-0, gol di Dzeko. E se alla fine i salentini avessero fatto 1-1? Meglio non pensarci. Quella palla negata è stata indolore.
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