Un errore nel finale manda tutto all’aria. La Roma si ritrova al punto di partenza e deve solo rammaricarsi per ciò che poteva essere e non è stato. Funziona la tattica di Mourinho, ma i giallorossi alla fine portano a casa un solo punto, che almeno la tiene incollata al gruppone che ambisce a un posto in Champions, in attesa del prossimo scontro diretto, contro l’Inter, sabato prossimo. Ma resta il rammarico di una vittoria sfumata proprio nei secondi finali e mancata per una banale disattenzione, del duo Spinazzola-Rui Patricio. E proprio lì, verso il tramonto della partita, che la Roma stava costruendo il successo, pur senza l’aiuto di Dybala, rimasto in panchina per tutto il match: il gol di Abraham arriva al quarto minuto di recupero, botta dell’inglese dal cuore dell’area di rigote e sotto la Curva, che impazzisce di gioia e si sente in paradiso. La doccia, la squadra di Mou la subisce due minuti dopo, con un colpo basso di Saelemakers (che sbuca alle spalle di Spinazzola), che Rui Patricio non riesce a trattenere, anche con qualche colpa. Difesa in bambola, e forse la squadra già era al prossimo impegno contro il Monza, fra quattro giorni.
La strategia di Mourinho
Mou l’aveva pensata proprio così, gli stava riuscendo un capolavoro: difesa e ripartenza, in attesa di un errore, che appunto è arrivato, e con Abraham, imbucato da Celik, bravo ad approfittarne.
La ripresa
La ripresa ha lo stesso trend, Mou perde qualche pezzo (Kumbulla si fa male dopo quindici minuti di partita, poi finisce ko anche Belotti quando le squadre stanno per andare all’intervallo). Cristante finisce al centro della difesa e Bove a lottare in mezzo al campo, ElSha va ad affiancare Abraham e gli serve l’assist del vantaggio. Celik e Mancini ingabbiano Leao e Theo, il portoghese sarà comunque decisivo per il cross che porterà al pareggio. Insomma, Saelemakers - entrato al posto di uno spento Diaz - tiene a galla il Milan, che con una sconfitta si sarebbe allontanato abbastanza dalla zona che conta.