Roma, la rinascita di Gerson: «Adesso sono più maturo. Lavorando alzeremo trofei»

Roma, la rinascita di Gerson: «Adesso sono più maturo. Lavorando alzeremo trofei»
di Gianluca Lengua
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Venerdì 8 Dicembre 2017, 18:28
Eusebio Di Francesco è riuscito nell’impresa di rivitalizzare anche lui: Gerson Santos da Silva, meglio noto come Gerson. Il trequartista ha vissuto un anno, con Spalletti, in cui era vicino alla cessione al Lille e dopo la partita contro la Juventus a Torino non ha più visto il campo. Il tecnico ex Sassuolo ha lavorato anche su di lui, ha detto alla dirigenza di non cederlo e lo ha piazzato a sorpresa lì davanti in attacco (esterno destro) contro il Chelsea allo Stamford Bridge.

La prestazione è stata sufficiente, senza particolari picchi, ma poi per il brasiliano è stato un crescendo: «È stata una stagione iniziata bene già dalle ferie, con una testa diversa. So che durante il primo anno non ho fatto quello che si aspettavano tutti, società, dirigenza e tifosi. Ma ho iniziato la nuova stagione con più maturità, sostenuto dalla mia famiglia. Ho sempre creduto di potermi adattare al calcio europeo e ora ci sono riuscito. Mi piace giocare sia come esterno alto, sia come centrocampista».

Domenica la Roma giocherà contro il Chievo a Verona (ore 12.30) e c’è un ballottaggio tra Schick, El Shaarawy e Gerson: «Posso assicurare che mi farò trovare pronto, come del resto chiunque giocherà. La Roma, qualsiasi competizione participi, lo fa con l’obiettivo di vincere perché è un grande club, rispettato in tutto il mondo. Il passaggio del girone aumenta la nostra fiducia e la nostra autostima, ora dobbiamo lavorare duro per raggiungere i nostri obiettivi e realizzare i nostri sogni. Solo con il lavoro si possono alzare i trofei».  

 
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