Roma, Ibanez pronto all’esordio con il Brasile. Mourinho lo raccomanda, Tite si fida: ora l’obiettivo è il Mondiale

I giallorossi hanno una lunga tradizione di giocatori brasiliani che hanno reso celebre i verdeoro

Roma, Ibanez pronto all esordio con il Brasile. Mourinho lo raccomanda, Tite si fida: ora l obiettivo è il Mondiale
di Gianluca Lengua
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Venerdì 23 Settembre 2022, 11:15

Roger Ibanez freme per il possibile esordio con il Brasile di Tite nell’amichevole contro il Ghana (oggi ore 20) o con la Tunisia (martedì 27). Il centrale romanista ha strappato la convocazione in nazionale grazie a José Mourinho che ne ha esaltato la qualità. Lui ha fatto il resto, ascoltando i consigli e migliorando giorno dopo giorno, partita dopo partita, fino a guadagnarsi la Seleção. L’ultimo giocatore romanista convocato dal Brasile è Fuzato nel 2019 per le amichevoli contro Argentina e Corea del Sud, prima di lui Alisson (ottobre 2015), Castan (settembre 2012) e Maicon. I giallorossi hanno una lunga tradizione di giocatori brasiliani che hanno reso celebre i verdeoro: Marquinhos, Falcao, Cafu, Aldair, Juan. E Ibanez vorrebbe calcare le loro orme, imponendosi in Serie A e diventando un idolo nel suo Paese. Anche perché inizialmente aveva accarezzato l’idea di vestire Azzurro avendo il passaporto italiano, poi, però, il ct Roberto Mancini non ha insistito e allora lui ha colto l’opportunità di legarsi ai verdeoro: «Il mio desiderio è sempre stato quello di giocare per il Brasile: sono brasiliano e quindi essere qui per me motivo di grande orgoglio».

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Ma come ha fatto a strappare la fiducia di Tite? I numeri sono dalla sua parte: 90% dei passaggi che compie vanno a destinazione, intercetta quelli avversari e ha un gioco pulito (una sola ammonizione contro l’Helsinki).

Inoltre, il tecnico brasiliano ha chiamato Mourinho recentemente per chiedere informazioni su di lui, le risposte di José lo hanno convinto ed ecco che Ibanez è in lizza per una convocazione al Mondiale in Qatar: «Devo solo ringraziarlo per quello che ha detto. Questo potrebbe aver influenzato la scelta del ct. Da quando è arrivato mi ha dato fiducia, mi ha lasciato libero di fare quello che volevo in campo, mi ha dato consigli, mi ha detto cosa era giusto fare a volte. Ha aggiunto molto alla mia carriera», ha detto il centrale. Dovrà battere la concorrenza di Bremer o farsi trovare pronto in caso di infortunio di un compagno, ma non c’è dubbio che le sue qualità difensive e offensive possano far comodo: «È stato inaspettato. Ero a casa, sdraiato sul divano con la famiglia, a guardare un film, e dal nulla mio cognato mi dice che sono stato convocato. Non ci credevo. Poi ho guardato la conferenza di Tite che stavano trasmettendo in diretta, sono tornato un po' indietro con il video e, quando ho sentito il mio nome, ho capito di essere stato convocato».

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