INSERIMENTO DA COMPLETARE
Fonseca aspetta con ansia che i rinforzi estivi completino il loro inserimento e inizino a incidere con maggiore continuità. In primis per avere maggiori possibilità di cambiare la gara in corsa ma anche per far rifiatare alcuni elementi (su tutti Dzeko). Per nome e curriculum, a Lecce si attende il riscatto di Mkhitaryan. L’armeno, pur prendendosi molte pause, aveva fatto sognare con il debutto con gol contro il Sassuolo. Poi sono seguiti la panchina con il Basaksehir, la prova anonima di Bologna e i 25 minuti finali contro l’Atalanta. L’attesa nei suoi confronti va di pari passo con il valore del calciatore. L’ex Arsenal non è uno qualunque. Nel suo paese è una sorta di eroe nazionale (a tal punto che mercoledì all’Olimpico s’è mobilitato per vederlo anche il Presidente della Repubblica armena, Armen Sarkissian) e certamente va considerato tra i più importanti calciatori dell’est europeo di questo secolo. Anche lui deve trovare brillantezza fisica perché a livello tecnico basta rileggere il giudizio di Klopp: «Possiede un’incredibile combinazione di velocità e tecnica. Sono pochi quelli per cui puoi dire la stessa cosa». Capitolo Veretout: il francese s’è confermato un’ottima mezzala ma al netto dello ‘strappo’ vincente con i rossoblù, viene gravato di compiti in copertura che limitano la sua qualità migliore, ossia saper verticalizzare. Postilla su Kalinic: in tre gare, ha fallito altrettante conclusioni a tu per tu con i portieri avversari (2 col Basaksehir e una contro l’Atalanta). Arriveranno di certo tempi migliori, magari già a Lecce.
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