Cambi in vista, e molti, per l'Italia di Roberto Mancini, impegnata domani nella finalina di Nations League contro il Belgio. A dirlo è proprio il ct della Nazionale campione d'Europa nella conferenza stampa prima della gara dello Juventus Stadium contro i Diavoli Rossi di Roberto Martinez. «Sicuramente cambieremo diversi giocatori, penso che sia anche giusto per dare possibilità ai giocatori e darci diverse possibilità di gioco», ha detto il numero uno degli azzurri. Per quanto riguarda, poi, la difficolta del match, lo jesino non ha dubbi: «È una partita contro la squadra prima nel ranking da moltissimo tempo, ma sarà comunque bella. Che siamo noi i campioni d'Europa ce lo ricordiamo ed è chiaro che avremmo voluto fare la finale, ma sono
orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi».
Mancini: «Domani cambieremo molti giocatori. Jorginho? Merita il Pallone d'oro»
ITALIA-SPAGNA.«Abbiamo intrapreso una bellissima strada e dobbiamo continuare su questa strada.
L'ATTACCO. «Raspadori domani avrà possibilità di giocare ma dobbiamo pensare anche che è un ragazzo giovane, lui avrà un grande futuro ma non possiamo dare a lui tutte le responsabilità», ha spiegato il ct dell'Italia. «L'avrei fatto giocare anche a San Siro ma siamo rimasti in 10», ha sottolineato ancora.
PANDORA PAPERS. Il mister ha fatto un commento, meglio una battuta anche sull'inchiesta sui Pandora Papers, apparsa sull'Epresso: «Magari domani non sarò in panchina, ma a portare i soldi chissà dove», ha detto ridendo il ct.
JORGINHO E IL PALLONE D'ORO. L'ex allenatore di Inter e City ha poi commentato la notizia di cinque dei "suoi ragazzi" in lizza per il Pallone d'oro: «Sono lì perché sono bravi, non per merito mio. Per me, lo deve vincere Jorginho, ha vinto di tutto e se lo merita ampiamente. Mi sembrerebbe strano il contrario», si è sbilanciato. A tal proposito, è intervenuto anche l'italo-brasiliano che non ha nascosto né l'emozione, né l'ambizione di poter ricevere il premio della France Football. «Quale bambino non sogna il Pallone d'Oro? - ha detto il centrocampista azzurro del Chelsea -. Sognare in piccolo e sognare in grande è la stessa cosa, quindi meglio sognare il grande».