Ranieri, il gesto ai propri tifosi (che insultavano gli avversari) a fine partita: «No, no». E invita ad applaudire il Bari

Le lacrime del tecnico a fine match sono il segnale di quanto fosse sentita questa gara

Ranieri, il gesto ai propri tifosi (che insultavano gli avversari) a fine partita: «No, no». E invita ad applaudire il Bari
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Lunedì 12 Giugno 2023, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 09:02

Conquistare la serie A con il Cagliari non darà le stesse emozioni dello scudetto in Premier ma per Claudio Ranieri è un nuovo traguardo che impreziosisce la sua luminosa carriera (con il sesto salto di categoria): il tecnico romano, ribaltando i pronostici pro Bari alimentati dall'esito dell'andata (il pari all'Unipol Domus), si è assicurato la promozione (dopo solo un anno nel purgatorio dei cadetti) espugnando il San Nicola, gremito con oltre 58mila spettatori, grazie ad una girata vincente nel recupero di Pavoletti (al 49'st) su percussione di Zappa (favorita dalla doppia incertezza di Maita e Zuzek). Le lacrime del tecnico a fine match sono il segnale di quanto fosse sentita questa gara.

Ranieri, il gesto a fine partita

Ma nel momento di massima gioia il tecnico romano non ha dimenticato i valori del rispetto per gli avversari.

Dal settore dei tifosi del Cagliari è partito un coro contri gli avversari del Bari: «Serie B, serie B». Ranieri non ha esitato e ad ampi gesti ha detto «No, no», invitando i propri sostenitori ad applaudire i rivali. 

 

Le lacrime 

«Voglio ringraziare i ragazzi, piango perché sento questa partita, è una gioia indescrivibile», così l'allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri, ai microfoni di Sky. «Tutti hanno contribuito a questa promozione, anche chi non ha giocato», ha aggiunto il tecnico dei sardi che al fischio finale si è lasciato andare ad un lungo pianto. Ranieri - che aveva preso il Cagliari prima di Natale al 14/o posto in Serie B, riportandolo in serie A - non è nuovo alle imprese: ha guidato dalla panchina una delle favole più epiche del calcio, la vittoria della Premier League 2015-16 della più grande outsider di sempre del campionato inglese, il Leicester (che proprio quest'anno è retrocesso).

«Il dubbio di venire a Cagliari era sul non riuscire nell'impresa - ha aggiunto - Tornare qua e non farcela sarebbe stata una sconfitta enorme. Cagliari mi ha permesso di volare in carriera, in Italia e in Europa. Ci sono ragazzi in questa squadra con grande cuore. Abbiamo un popolo intero che ci spinge». 

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