Roma, primo esame Special: Mourinho alla tv valuta i giocatori con lo United. Pinto tenta il colpo Renato Sanches

Mourinho
di Ugo Trani
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Giovedì 6 Maggio 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 09:36

Stasera all’Olimpico gli ex United saranno tre: a Smalling e Mkhitaryan si è appena aggiunto Mourinho che guiderà la Roma nella prossima stagione. Due in campo, l’altro davanti alla tv. Dopo il 6-2 dell’andata, il ruolo fondamentale nella semifinale di ritorno dell’Euroleague spetta di sicuro all’allenatore che alzò il trofeo, con il Manchester, nel 2017. Parte subito, insomma, la nuova éra, con lo Special One già al alvoro per valutare l’attuale rosa giallorossa. Mancheranno i 9 infortunati, tra i quali Spinazzola e Zaniolo che saranno protagonisti con il nuovo tecnico. Chance ne potrebbe avere anche Veretout, sempre che non venga inserito in qualche scambio, ed El Shaarawy, esterno a tutta fascia. Oltre a loro, gli esclusi dalla lista Uefa che la società pensa di scaricare nel mercato estivo: Jesus (fine contratto), Fazio e Pastore. Reynolds, invece, dovrebbe andare in prestito per fare esperienza.

ASSETTO CAMALEONTICO
Mourinho seguirà, dunque, la Roma con attenzione. Non il sistema di gioco, il 3-4-2-1 che Fonseca ha voluto per dare equilibrio e tranquillità alla squadra. Il modulo preferito di Paulo è però il 4-2-3-1, utilizzato per gran parte della scorsa stagione (29 partite di campionato e 8 di Europa League: 37 match su 48). Lo stesso di Mou che chiede sacrificio agli esterni alti per difendere con il 4-4-2 e il pressing per la transizione. Così, nella sfida contro lo United, si limiterà ad esaminare solo il comportamento dei giocatori in partita. Tecnicamente, tatticamente e fisicamente. Sotto osservazione i difensori: conosce bene solo Smalling, sguardo speciale per Mancini e Ibanez, se capita pure su Kumbulla. Ovviamente Dzeko, centravanti che non ha alcuna intenzione di scaricare. E capitan Pellegrini: il suo ruolo è ancora da decidere. Può fare l’esterno, come in azzurro con il ct Mancini, o il trequartista, come è successo l’anno scorso proprio con Fonseca. Confermato, intanto, l’iter della trattativa per arrivare a Mourinho, scelto in prima persona da Dan Friedkin. Che lo ha incontrato appena si è liberato dal Tottenham.

SCELTA MIRATA
Lo Special One è da anni un idolo per il presidente giallorosso che ha quindi voluto la virata per inviare un segnale chiaro alla piazza e per aver più forza nella ricerca del main sponsor (l’attuale saluta a fine stagione).

Al resto ha pensato Pinto, appoggiandosi alla GestiFute, società di procure calcistiche, spesso presente nelle operazioni in entrata e uscita del Benfica. Il punto di riferimento è Mendes, potente manager del calcio portoghese e anche europeo: ha sempre guidato il gm giallorsso. Lo scorso 20 novembre, Il Messaggero titolò: l’arrivo di Pinto dà il via al gioco delle alleanze. In sintesi: stop a quella con Raiola che ha portato a Trigoria diversi giocatori, come Kluivert (ora in prestito al Lipsia) e Mkhitaryan. In più controlla Karsdorp e Calafiori; avanti con Mendes che, piazzato Mou, consiglierà qualche calciatore della sua scuderia. Ma la Roma si muoverà anche in Italia e porterà avanti trattative cominciate prima della svolta di martedì. Il portiere cambierà: Musso, Cragno e Gollini restano d’attualità, anche se la Gestifute indica Rui Patricio del Wolverhampton e José Sa dell’Olympiakos. Serve pure il centrale difensivo capace di impostare: Dier del Tottenham è un pupillo di Mourinho. L’alternativa potrebbe essere Aké del Chelsea. Da non escludere che possa andar via Ibanez. A Karsdorp e Spinazzola, vanno aggiunti altri due terzini. Mourinho ha lavorato con Santon, ma non è detto che resti. Peres è già fuori. Piacciono Semedo del Wolverhampton e Pereira del Leicester. Ma lo sforzo andrà fatto a centrocampo. La prima scelta è Renato Sanches del Lille. Lo sfida Ojbjerg del Tottenham. Nella lista anche Sabitzer del Lipsia e Matic dello United. Come trequartista, oltre allo svincolato Mata del Manchester, dalla Spagna segnalano l’interesse per Isco. Davanti Carlos Vinicius del Tottenham, a prescindere dal futuro di Dzeko. Tornano alla base Florenzi, Under e Kluivert: piacciono al portoghese. L’ex capitano è da convincere, gli altri due resterebbero. Chiaro, comunque, l’identikit del calciatore di Mou: fisico e tecnica.

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