Milan, Gattuso: «Arsenal in difficoltà? Di notte mi sogno Wenger e Ozil»

Gattuso
di Salvatore Riggio
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Mercoledì 7 Marzo 2018, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 23:25

«Partite così vorrebbero giocarle tutti». Parola di Rino Gattuso, in campo domani sera a San Siro (quasi 70mila spettatori), per l’andata degli ottavi contro l’Arsenal.
 
Milan. «Dobbiamo viverla con entusiasmo, è da un po’ di anni che non si vive una notte come quella di domani. Dobbiamo alzare la nostra asticella, tanti giocatori, a parte Bonucci e Biglia, hanno pochissima esperienza in Europa. È un percorso che dobbiamo fare, siamo una squadra giovane, ci serve e ci confrontiamo con una grande squadra. È in difficoltà ma non dobbiamo sottovalutarli. Se facciamo paura all’Arsenal? Ora sono chiacchiere, dimostriamolo sul campo».

Arsenal. «In fase difensiva fa un po’ fatica ma portano tanti uomini in attacco e creano tanto, hanno grande qualità e tanti giocatori forti tecnicamente. Vogliono palleggiare e creare superiorità numerica in mezzo al campo. C’è grande rispetto. Noi giochiamo con le nostre armi, la compattezza, metterli in difficoltà quando abbiamo la palla».
 
Europa League. «Viviamo questa serata e sappiamo che affrontiamo una grande squadra. Vediamo dove possiamo arrivare, ma ci vogliamo godere la serata di domani. Vedere San Siro con così tanti tifosi ci rende orgogliosi, speriamo di onorare la maglia e di mettere in difficoltà l’Arsenal».
 
Futuro. «Io lo spero di stare a lungo, ma la firma sui contratti la mette Fassone e le scelte le fa Mirabelli. Il mio compito è far migliorare la squadra e vincere il più possibile».
 
Wenger. «In confronto a lui, sono nella categoria Pulcini. Lui è da 30 anni che allena. Quindi non è una sfida tra me e lui perché in quel caso non c’è partita. Se ho pensato alle mie gare europee? No. Io vado a letto e sogno Ozil e Wenger».
 
Cutrone. «Lui non salva nulla da solo. La squadra lavora sia in fase difensiva sia offensiva. Il giocatore si mette al servizio della squadra perché a me del singolo calciatore non frega niente».
 
Derby. «Positivo non giocarlo? Chiedetelo a Bonaventura. Forse in questi due giorni mi hanno odiato. Il carico di lavoro che avremmo dovuto fare domenica, lo abbiamo fatto su dei lavori che ci mancavano. Jack in Premier? State buoni, lui qui è felice. Altrimenti poi Raiola si mette già in moto».
 
Astori. «Difficile da spiegare come ho vissuto gli ultimi giorni. Lui aveva 16 anni, mi ricordo. Ce lo siamo detti anche quando l’ho incontrato a Firenze, mi chiedeva sempre il permesso per usare la palestra. Lui era giovane, io gli dicevo che non mi doveva chiedere nulla. Era di un’umiltà incredibile. Mancherà a tutti noi, bisogna ricordarlo e siccome si dice sempre che i giovani sono cambiati, lui era impeccabile su questo. Era già vecchio, maturo a 16 anni. Questo era Davide Astori».
 
Umore squadra. «Mancavano pochi minuti alla fine dell’allenamento, stavamo provando i calci piazzati domenica mattina e mancavano quattro o cinque tiri piazzati. Si è avvicinato il nostro team manager Romeo e me lo ha detto subito. Sono state ore brutte e difficili, non è stato facile lavorare in questi giorni. In tanti ci giocavano in Nazionale insieme, si sono trovati Montolivo, Antonelli in vacanza due mesi fa. È stato qualcosa duro da digerire. Bisogna guardare avanti, ci mancherà un grande atleta e uomo. L’importante è non dimenticarlo».

MISURE DI SICUREZZA
In vista della partita Milan - Arsenal il prefetto di Milano Luciana Lamorgese ha emesso il provvedimento di divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche e superalcoliche e di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro e lattine dalle ore 9 alle ore 24 di domani nelle zone adiacenti a San Siro, Piazza Duomo, Corso Como e Darsena.

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