L'APPUNTAMENTO
Che fine ha fatto l'ex capitano? Rieccolo, è il momento giusto. Poi potrebbe essere troppo tardi. Perché febbraio sarà un mese da incubo per Mauri, atteso a Cremona il 18 per l'udienza preliminare del maxi-processo sul calcioscommesse. Stefano sfilerà davanti al gip Pierpaolo Beluzzi, insieme al ct dell'Italia Conte e altri 103 indagati nell'inchiesta. Vorrebbe metterci la faccia, anche se i suoi legali gli stanno consigliando di rimanere a Roma. Insomma, fra venti giorni Mauri ricomincerà la sua personale partita nelle aule di tribunale, adesso però vuole respirare solo aria di campo. Quest'anno appena 2 presenze dal primo minuto in campionato (proprio con Udinese e Napoli), altre due in Europa (Saint-Etienne e Rosenborg), poi solo spezzoni per un totale di nove gettoni e 334 minuti. Davvero poca roba. Dopo aver risolto i problemi di discopatia, ci si aspettava di vederlo un po' di più. Invece soltanto tanta panchina. Eppure, lo scorso anno, Mauri aveva messo a segno nove gol e servito numerosi assist, portando in dote alla Lazio sette punti decisivi per la corsa al terzo posto.
IL PRECEDENTE
Andata e ritorno. Vuole riprendersi la Lazio, Mauri, proprio contro la sua ex Udinese, che lo lanciò ad alti livelli. A 36 anni, compiuti lo scorso 9 gennaio, vuole dimostrare di poter essere ancora un amuleto biancoceleste. Con lui in campo dal primo minuto, anche quest'anno tre vittorie su quattro occasioni, otto gol e diciannove tiri in porta, per una media di 4,75 conclusioni a partita. Tanto per una Lazio che, in campionato, conta su una “misera” media di 3,85 conclusioni in porta a gara. E proprio insieme a Mauri, vuole riprendersi una maglia da titolare anche Matri. Alessandro contro i bianconeri, con Stefano a fare da rifinitore, segnò una doppietta all'esordio. Il numero 17 della Lazio quest'anno ha messo a segno tre gol nelle 15 gare giocate in campionato Sei i centri in totale per il bomber laziale che vuole giocarsi tutte le sue chance per essere riconfermato anche il prosismo anno in maglia biancoceleste. Entrambi ora lucidano i loro nuovi scarpini Adidas sui social, servono la cabala al mister. Già, perché questo sembra un assist del destino per Pioli. Anzi, dopo il fattore K ecco quello a doppia Emme.
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