Mauri-Matri, Udinese andata e ritorno. Rieccoli di nuovo in coppia dopo la gara vittoriosa dell'andata

Mauri-Matri, Udinese andata e ritorno. Rieccoli di nuovo in coppia dopo la gara vittoriosa dell'andata
di Alberto Abbate Emiliano Bernardini
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Venerdì 29 Gennaio 2016, 09:40
L'assist l'aveva fornito Klose, dopo il ko con la Juventus: «Mauri? A un attaccante serve sempre un giocatore come lui, dialoga bene e apre gli spazi». Con una giornata di campionato di ritardo, Pioli ripensa al “vecchio” capitano per la trasferta di Udine. Provato ieri a Formello in un realistico 4-2-3-1, col rilancio di Felipe a destra e il terzo nuovo titolare lì davanti in tre partite: potrebbe toccare a Matri raccogliere i cross di Stefano dopodomani. Con la Juve Klose, col Chievo Djordjevic dal primo minuto, Pioli è pronto a rivoluzionare ancora l'attacco. Punto fermo Candreva, lui ha già recepito il messaggio di Klose. Servono più cross? Nell'ultimo turno solo Sant'Antonio ne ha sfornati 40. Meglio abbondare? Toh, aggiungiamo Mauri per verticalizzare pure l'azione. Il tecnico lo aveva messo in naftalina, nessuna chance in questo 2016, ma soltanto perché lo trovava fuori forma. Se in queste due ultime rifiniture riuscirà a convincerlo, sarà Stefano al quadrato a Udine.
L'APPUNTAMENTO
Che fine ha fatto l'ex capitano? Rieccolo, è il momento giusto. Poi potrebbe essere troppo tardi. Perché febbraio sarà un mese da incubo per Mauri, atteso a Cremona il 18 per l'udienza preliminare del maxi-processo sul calcioscommesse. Stefano sfilerà davanti al gip Pierpaolo Beluzzi, insieme al ct dell'Italia Conte e altri 103 indagati nell'inchiesta. Vorrebbe metterci la faccia, anche se i suoi legali gli stanno consigliando di rimanere a Roma. Insomma, fra venti giorni Mauri ricomincerà la sua personale partita nelle aule di tribunale, adesso però vuole respirare solo aria di campo. Quest'anno appena 2 presenze dal primo minuto in campionato (proprio con Udinese e Napoli), altre due in Europa (Saint-Etienne e Rosenborg), poi solo spezzoni per un totale di nove gettoni e 334 minuti. Davvero poca roba. Dopo aver risolto i problemi di discopatia, ci si aspettava di vederlo un po' di più. Invece soltanto tanta panchina. Eppure, lo scorso anno, Mauri aveva messo a segno nove gol e servito numerosi assist, portando in dote alla Lazio sette punti decisivi per la corsa al terzo posto.
IL PRECEDENTE
Andata e ritorno. Vuole riprendersi la Lazio, Mauri, proprio contro la sua ex Udinese, che lo lanciò ad alti livelli. A 36 anni, compiuti lo scorso 9 gennaio, vuole dimostrare di poter essere ancora un amuleto biancoceleste. Con lui in campo dal primo minuto, anche quest'anno tre vittorie su quattro occasioni, otto gol e diciannove tiri in porta, per una media di 4,75 conclusioni a partita. Tanto per una Lazio che, in campionato, conta su una “misera” media di 3,85 conclusioni in porta a gara. E proprio insieme a Mauri, vuole riprendersi una maglia da titolare anche Matri. Alessandro contro i bianconeri, con Stefano a fare da rifinitore, segnò una doppietta all'esordio. Il numero 17 della Lazio quest'anno ha messo a segno tre gol nelle 15 gare giocate in campionato Sei i centri in totale per il bomber laziale che vuole giocarsi tutte le sue chance per essere riconfermato anche il prosismo anno in maglia biancoceleste. Entrambi ora lucidano i loro nuovi scarpini Adidas sui social, servono la cabala al mister. Già, perché questo sembra un assist del destino per Pioli. Anzi, dopo il fattore K ecco quello a doppia Emme.
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