Eventuali positività non avrebbero conseguenze sull’inizio della Serie A 2020/21, previsto per il 19 settembre, ma costringerebbero i giocatori ad un periodo di isolamento, saltando la preparazione estiva.
CONTROLLI ANCHE IN RITIRO
La Lazio, già durante il lockdown, è stata presa a modello dagli altri club. La sicurezza e la salute dei tesserati vengono messe al primo posto nel Training Center biancoceleste, paragonato ad una clinica. I tamponi verranno ripetuti il 23 agosto, giorno della partenza per il ritiro di Auronzo di Cadore, dove la squadra rimarrà fino al 4 settembre. Nella lista dei convocati di Inzaghi dovrebbero esserci anche Kiyine e Lombardi, rientrati dal prestito alla Salernitana. Per il viaggio verso il Veneto varranno le stesse accortezze utilizzate per trasferte post lockdown. La Lazio verrà smistata in più alberghi sotto le Tre Cime di Lavaredo e il 26 agosto verranno fatti altri tamponi. Un’equipe specializzata raggiungerà il campo Zandegiacomo e sottoporrà i giocatori agli esami. La prudenza non è mai troppa e lo staff sanitario della Lazio, guidato dal professor Ivo Pulcini, farà tutti i controlli del caso per fugare ogni dubbio. La società poi ha apprezzato particolarmente la scelta di alcuni giocatori che per le vacanze hanno optato per il made in Italy, evitando destinazioni lontane o mete a rischio. Immobile a Capri con moglie e figli, Parolo, Lazzari e Acerbi sulle coste della Riviera Romagnola, Cataldi e Guerrieri sul litorale laziale insieme alle rispettive famiglie. Scelte sagge e coscienziose. Altri, invece, non hanno saputo resistere al richiamo di Ibiza, Formentera, Mykonos, Atene, Cipro e delle Maldive. Con tanto di foto e video pubblicati su Instagram.
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