Lazio, ora sei più Felipe

Lazio, ora sei più Felipe
di Emiliano Bernardini
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Martedì 7 Novembre 2017, 07:30
«La sofferenza è l’intervallo tra due momenti di felicità», la didascalia a corredo di una delle ultime foto pubblicate da Felipe Anderson. Una foto di un gol. Il conto alla rovescia per riassaporare quella felicità di cui sopra sta per terminare. Domani tornerà ad allenarsi con il gruppo, con i suoi fratelli. L’ufficialità è arrivata dallo stesso Inzaghi che nella conferenza stampa di sabato ha annunciato: «Si aggregherà con la squadra dopo i giorni di riposo. Sta bene, ha smaltito un infortunio non semplice». È arruolabile da una settimana, nelle prossime due dovrà far di tutto per tornare convocabile. Ha ancora un muscolo più debole dell’altro, ma tempo per rimettersi in pari ce n’è. Il brasiliano, dopo tre mesi di calvario, vuole riprendersi la Lazio. Magari già una convocazione nel derby. Non sarà facile. Senza di lui la Lazio ha girato a mille e Luis Alberto, che teoricamente gli ha scippato i gradi di titolare, ha trascinato la squadra nelle zone più alte della classifica.

Vuole tornare a vivere a colori, Felipe. L’ultima volta che ha vestito la maglia biancoceleste è stato il 30 luglio nell’amichevole vinta contro il Bayern Leverkusen. Da allora solo immagini in bianco e nero. Nessuna operazione, come successo per esempio a Bonaventura del Milan. Solo terapia conservativa. L’ultimo scatto su Instagram lo ritrae ancora in palestra mentre allena i quadricipiti. «Tornerò più forte di prima», giura il numero 10 laziale sul proprio profilo. Ha messo il turbo, ma non sarà facile ritrovare subito la miglior forma fisica, oltre quella della mente. Il brasiliano non gioca una gara da quasi quattro mesi per una maledetta tendinopatia che gli impediva di correre. Alla ripresa però Anderson cercherà lo sprint decisivo e di far vedere a Inzaghi d’essere pronto addirittura a riprendersi la maglia da titolare. Per farlo dovrà far capire a Simone di essere cresciuto a livello di personalità, il suo tendine d’Achille. 

Di sicuro questa lunga rincorsa lo ha fortificato. Si è allenato da solo scacciando il dolore e i fantasmi. Non è facile stare a guardare gli altri che vincono e si prendono gli applausi. Sia chiaro, nessuna gelosia ma tanta saudade di campo. Ora che sarà di nuovo tra i convocabili, Inzaghi avrà “problemi” di abbondanza. Da dove giocherà il brasiliano? Difficile che possa strappare da subito il posto a Luis Alberto. Di gare a disposizione, però, ce ne saranno abbastanza a cominciare dalle sfide di Europa League. Si sente attaccante e di fare nuovamente il quinto di centrocampo non ne ha molta voglia. Anche se poi andando a guardare sia nel 3-5-2 che nel 4-3-3 ha avuto la stessa posizione media. Se vorrà giocare tante partite Anderson, che si sente solo attaccante, dovrà anche sacrificarsi in quel ruolo che non ama. È uno dei più forti ma dovrà convincersene prima di tutto lui stesso. In questo senso una mano potrebbe dargliela Lieva, uno che di personalità ne ha da vendere.
 
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