Lazio, Milinkovic: «Con Sarri mi sto divertendo, ma preferivo il 3-5-2. Futuro? A Roma sto bene...»

Il centrocampista serbo della Lazio ha parlato ai microfoni di Dazn

Lazio, Milinkovic: «Con Sarri mi sto divertendo, ma preferivo il 3-5-2. Futuro? A Roma sto bene...»
di Valerio Marcangeli
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Mercoledì 10 Maggio 2023, 12:21

Si avvicina un altro appuntamento fondamentale per la stagione della Lazio. Venerdì sera all'Olimpico arriverà il Lecce, squadra col fiato corto come i biancocelesti e in piena lotta salvezza. I pugliesi sono una delle tre formazioni che finora Sarri non è riuscito a battere in campionato da quando è arrivato nella Capitale e riuscirci tra due giorni significherebbe molto, soprattutto per la corsa Champions. Ecco perché il tecnico ha chiesto uno sforzo in più ai suoi calciatori, in primis a Milinkovic, tornato molto appannato nelle ultime uscite.

Lazio, le parole di Milinkovic

Le prossime quattro partite saranno come quattro finali, per questo sarà opportuno recuperare la miglior forma del Sergente. Quest'ultimo è stato protagonista della rubrica Dazn Heroes e si è espresso su diversi temi, a partire dal rendimento di squadra: «Non so perché facciamo meglio con le grandi, ma ora speriamo di rimanere lì dove vogliamo stare dall'inizio. Sono rimaste poche partite e daremo tutto». Poi sul modulo e Sarri: «Tra 4-3-3 e 3-5-2 cambia molto. Nel 3-5-2 hai molti giocatori intorno e sai sempre dove passarla, nel 4-3-3 corri di più. A me piace di più il 3-5-2 perché dietro sono più coperto. Con Sarri comunque mi sto divertendo perché abbiamo sempre palla noi. Ora è il secondo anno con lui e dopo le difficoltà del primo lo abbiamo capito, ma corriamo molto, è dura». Sul Milan: «Con loro non sai mai come va a finire. L'andata è stata una grande partita: loro non erano in un buon momento, ma noi eravamo al top». Sui gol: «Preferisco sempre fare gli assist perché così sono felici due persone. Mi dicono sempre di tirare, ma a me viene l'idea di passarla, come a Felipe Anderson contro l'Inter». Sul Napoli: «Non avevo mai vinto lì in otto anni quindi la vittoria è valsa il doppio. Lì è un inferno»

Sul derby e Immobile

Sul derby: «Ti porti dietro un popolo intero e sai che non puoi sbagliare perché dopo tutti si ricordano. Devi sbagliare poco e fare tanto perché per la gente è la partita più importante. Vincere due derby in un anno è bellissimo». Sulla Juve: «Al mister la gara è piaciuta, ma ci ha fatto pochi complimenti. Quando giochiamo così bene non ci dice nulla perché pensa che abbassiamo la concentrazione. Lui è così, ci siamo abituati. Sul mio gol non era mai fallo, Alex Sandro ha forzato per evidenziare la mia spinta». Su Immobile: «Con Ciro ci capiamo bene, so sempre dov’è.

Quando non lo vedo, lo sento e so che è pronto. Anche lui forse sa che gli posso fare un assist senza vederlo, questo perché ci capiamo. Lui ci dà sempre una soluzione in più. Con Felipe si gioca più con la palla addosso, preferisce venire incontro. Forse a volte esagera, ma basta che fa gol».

Su Roma e i tifosi

Sulle gare contro il fratello Vanja: «Giocarci contro è strano. Non vedo l'ora che finisce la partita perché gli voglio bene e so quanto vuole il clean sheet come portiere. Poi chiaro che voglio segnare sempre, ma è dura perché la settimana prima della partita tutta la famiglia non vede l'ora che giochiamo contro». Sulla Nazionale: «In Qatar ci hanno pompato troppo e forse noi non eravamo pronti a dimostrare quello che la gente si aspettava da noi». Sulla città di Roma: «Sono otto anni che sto qui, sto bene e mi godo ogni giorno. Ultimamente vado meno in centro perché ho visto tutto. Come pasta preferisco l'arrabbiata, la carbonara e l'amatriciana. La cacio e pepe meno». A fine stagione però il suo entourage sarà chiamato a portare un'offerta congrua (tra i 30 e i 40 milioni di euro) per lasciarlo partire. La sua decisione è presa, non rinnoverà, ma ciò non cambierà il pensiero sui tifosi della Lazio: «Sono contento quando li faccio gioire. Ci sono stati sempre per me, anche nei momenti difficili. Posso solo ringraziarli».

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