Lazio, maratoneta Parolo: Inzaghi lo reputa insostituibile per le qualità atletiche

Lazio, maratoneta Parolo: Inzaghi lo reputa insostituibile per le qualità atletiche
di Daniele Magliocchetti
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Venerdì 19 Ottobre 2018, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 12:41
Bravi, tecnici e cattivi. Gli insostituibili Parolo, Leiva e Milinkovic. Quelli che fanno il lavoro sporco, con carattere e qualità, riuscendo spesso a far brillare gli altri. Quelli a cui Inzaghi non rinuncia mai, anche perché sono il motore e l’anima della Lazio. Stando ai numeri e alla costanza di rendimento, un centrocampo così ben assortito è dietro, e di poco, solo a quello della Juve. Al momento, tra i tre giocatori del reparto laziale, il leader, quello che spinge più di tutti e che non sembra avere alcun cenno di cedimento, nonostante i suoi quasi trentaquattro anni, è Parolo. Nel conto dei chilometri percorsi in serie A, l’ex azzurro mette in riga giovani promettenti come Barella, considerando che dopo otto giornate di campionato è riuscito a percorrere quasi cento chilometri, con una media che supera gli undici chilometri a gara. Uno, insomma, che fa avanti e indietro per tutto il campo senza mai un affanno, senza sbagliare una gara e riuscendo perfino ad avere almeno una o due occasioni di segnare a partita. Un vero maratoneta del pallone col vizio del gol e che in nazionale ci starebbe ancora bene. Il suo arrivo alla Lazio fu un ottimo guizzo da parte di Lotito che poi, più per fortuna finanziaria che altro, si trasformò in un bell’investimento. Nel 2014 era reduce da una grande stagione a Parma, le grandi Inter e Milan ci provarono, ma non affondarono perché non si fidarono per via dell’età. «E’ sulla trentina, ha dato tutto, non si ripeterà», il ragionamento che fecero le milanesi. Così, il patron laziale ebbe il via libera e concluse l’affare con Ghirardi per sei milioni circa: 4 subito e 2 più avanti. Quei due milioni però la società gialloblù non li ha incassati mai perché è fallita. Lotito, l’anno successivo si permise il lusso di rifiutare 20 milioni proprio da Galliani. Un’operazione d’oro, considerando quanto ha reso alla Lazio in questi anni il giocatore, riuscendo anche a togliersi soddisfazioni personali. 

RITORNO
A Parma, Parolo ha lasciato un pezzo di cuore. Si è formato e definitivamente consacrato per il grande calcio, dopo tanta gavetta, conquistando per la nazionale poi confermata con la casacca biancoceleste. Il passato non lo dimentica, ma adesso è il vice-capitano della Lazio, uno dei senatori, uno dei più brontoloni nello spogliatoio, visto che sprona ogni giorno il gruppo a lottare per il traguardo Champions. «E’ il nostro primo obiettivo, pensiamo al Parma e poi a battere l’Inter», la carica del giocatore tramite la radio ufficiale. 

CONTRATTI
Anche gli altri due non scherzano. Leiva ha sbagliato solo la gara di Francoforte, mentre Milinkovic-Savic sta ritrovando la forma e rientrando in corsia. L’ultima con la Fiorentina ne è stata la dimostrazione, con il serbo che ha addirittura superato il compagno nei metri percorsi nel campo e nei tackle. I tre, insieme rappresentano il motivo per cui Inzaghi non rinuncerà mai al 3-5-2. Con i loro movimenti e inserimenti riescono infatti a dare alla squadra equilibrio, rapidità e qualità. Per caratteristiche, a questi tre potrebbe affiancarsi, tra breve, per rappresentare una buona alternativa, Berisha, ancora non al top della forma. La società, dopo Milinkovic-Savic, è pronta a rinnovare i contratti di Leiva, per altri due anni, e di Parolo, anche se su quest’ultimo è previsto un futuro in società. Almeno è quello che vorrebbe Lotito. Ora c’è Parma, la corsa Champions, poi si vedrà. 
 
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