Dybala-Luis Alberto, una sfida genere "fantasy"

Dybala-Luis Alberto, una sfida genere "fantasy"
di Alberto Abbate
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Domenica 22 Dicembre 2019, 09:30
Genere fantasy, numero dieci. Luis Alberto e Dybala vogliono incantare gli arabi. Salgono su tappeti volanti, già camminano sui carboni ardenti. Coi loro piedi fatati potrebbero ipnotizzare persino i serpenti. Uno più coi gol magici, l’altro con assist extraterrestri. Anche se entrambi si sono congedati dall’Italia con una rete a distanza di pochi giorni. Luis Alberto aveva anticipato Dybala (al volo con la Samp) col suo terzo centro stagionale lunedì a Cagliari. A Riad vogliono ripetersi, la Supercoppa può essere risolta dai loro geni. Superiori agli altri, è la natura dei fantasisti. Anche se ormai lo spagnolo e l’argentino giocano in posizioni differenti. Il biancoceleste ha dovuto far spazio a Correa davanti, è arretrato mezz’ala senza però perdere i suoi numeri. Anzi, in questo momento, sono moltiplicati: 11 passaggi decisivi come nessuno in Italia e anche nei principali campionati europei. Inzaghi a giugno aveva preteso la sua permanenza in sede di rinnovo, Luis Alberto sta ripagando lui e la società con gli interessi. Dybala invece, anche per ragioni di bilancio e rosa, era stato scaricato da Sarri, salvo riemergere ancora più forte dalle sue ceneri. Paulo si è fatto largo e riscalato posizioni, adesso provate a tenerlo fuori in queste condizioni: 8 centri e 5 assist fra campionato e Champions in 21 apparizioni, con perle che lo riabilitano come beniamino assoluto dei fedeli bianconeri. 
JOYA E DOLORI
La Lazio è la sua vittima preferita, Dybala l’ha già punita sette volte in carriera. Tre gol li mise a segno proprio in Supercoppa (il quarto e sarà il miglior marcatore della storia), due nella finale persa per 3-2 nel 2017 con l’asso piglia tutto di Murgia. In quell’occasione l’argentino rimontò da solo il momentaneo svantaggio di 2 reti della sua squadra. Non riuscì a fare altrettanto quando nell’ottobre 2017 in campionato si fece ipnotizzare dal dischetto da Strakosha: quello sbaglio decretò all’ultimo minuto la sconfitta. Qualche mese dopo, nella gara di ritorno, si prese tuttavia la rivincita, segnando il gol da fuoriclasse dell’1-0 a Roma. Insomma, per lui con la Lazio qualche dolore, ma sopratutto tanta Joya. 
PRIMA VOLTA
Contro la Juve non ha ancora invece mai segnato, Luis Alberto, reduce dal tapin del pari a Cagliari al novantaduesimo. Niente assist nell’ultimo turno. Una settimana prima ne aveva sfornati due pazzeschi nel 3-1 proprio contro i bianconeri: prima il cross per la testa di Luiz Felipe per il pari, quindi il lancio illuminante per l’eurogol di Milinkovic. Dal 7 dicembre è quota 11 (12 con l’Europa): nessuno era mai riuscito nella storia ad andare in doppia cifra prima del termine dell’anno solare in Serie A. E l’ex Liverpool può ancora ampliare la statistica, incredibile nella sua nuova vita da mezz’ala. Che poi è linfa, ossigeno e idee assolute di questa squadra. Luis Alberto per la Lazio è il genio sempre fuori dalla lampada, oggi può trasformarsi in sultano d’Arabia. 
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