Lazio, ecco Musacchio: ritrova la maglia che difendeva già da milanista

Lazio, ecco Musacchio: ritrova la maglia che difendeva già da milanista
di Alberto Abbate
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Mercoledì 27 Gennaio 2021, 07:30

La maglia della Lazio è sacra, era destino che fosse proprio Musacchio a difenderla. Quella d’Acerbi l’aveva strappata in Coppa Italia dalle mani del compagno Bakayko che la esponeva a mò di trofeo di guerra sotto la curva rossonera. I tifosi biancocelesti riportano subito quel nobile gesto alla memoria per accogliere il nuovo acquisto in difesa. E’ sbarcato ieri sera a Roma (21.30), farà le visite stamattina alle 8 in Paideia. Gratis grazie alla rescissione col Milan: 6 mesi di contratto (a 700mila euro) per l’argentino e opzione per altri due anni (a 1,5 milioni, a seconda di presenze e obiettivi) a fine annata. Sceglie Mateo, Inzaghi, voleva un giocatore già a suo agio in Serie A per ovviare alla stagione finita di Luiz Felipe, dopo l’operazione alla caviglia. Ironia del fato, stesso intervento subito a giugno scorso da Musacchio, che ne ha condizionato l’ultima parte di carriera. Da allora il difensore, che vuole ritrovare pure la Seleccion, ha giocato soltanto spezzoni (95’ in totale contro Toro e Atalanta) delle ultime due gare fra campionato e Coppa Italia. Inzaghi e Tare lo hanno visto e hanno deciso di puntare su questa scommessa. Può giostrare nella retroguardia a tre sul centro-destra, deve solo ritrovare la miglior forma: gli mancano ancora la reattività ed esplosività. 
VISITE
Buon piede destro, discreta visione di gioco e rapidità. Esami accuratissimi però oggi alla caviglia. Anche se al Milan (dal 2018 75 presenze, 2 gol e 2 assist in totale) assicurano fossero altri i motivi per cui ora non giocava. Il rapporto con Pioli s’era già incrinato quando, prima del lockdown, s’era rifiutato d’entrare al posto di Kjaer contro il Toro e lì era iniziata la scalata di Gabbia: «Non capisco questo trattamento quando lui ha dato tutto per la squadra, ha anche giocato con delle infiltrazioni, su richieste del tecnico – spiega l’agente Lombilla - e questo gli è costato un infortunio. Aspettiamo un’altra opportunità». Al volo Musacchio l’ha colta, abbandonando ieri il ritiro rossonero in fretta e furia. A 30 anni potrebbe essere l’ultima. 
VITA
Di origini (i nonni emigrati in Molise) italo-albanesi, nato a Rosario come Messi, il 26 agosto del 1990.

Lanciato a 16 anni al River da Passarella, esplode però nel trasloco in Spagna dove, in otto stagioni col Villareal, colleziona 271 presenze nelle varie competizioni, Champions compresa. Sarà più che utile negli ottavi col Bayern la sua esperienza, ma dovrà far attenzione (quasi 100 gialli) alla sua irruenza. Non ha grossa stazza (182 cm per 75 kg), ma Inzaghi voleva un difensore forte sia nell’anticipo che in marcatura. Mateo è uno che detta sempre i tempi d’uscita. Con lui invece in entrata la bella compagna spagnola Irene Gonzalez Toboso: wag ventinovenne da 70mila followers, nonché laureata in medicina e Chirurgo plastico, madre dei gemelli Mateo e Leon di tre anni. Mancano solo le nozze, intanto ecco quelle biancocelesti. 

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