Inzaghi voleva rivedere l’euforia Champions e invece si ritrova a dover gestire l’ennesima depressione. Stavolta post, e non pre, coppa. La Lazio cade ancora in casa: una sola vittoria su sei gare. Terza sconfitta all’Olimpico, la quarta in totale. Vince il Verona per 2-1 e scavalca addirittura i biancocelesti in classifica. Altra occasione persa sulla strada che porta alle posizioni nobili del campionato. La Lazio, per ora, resta nel limbo. Lontana da qualsiasi piazzamento europeo. E pensare che questa era la striscia buona per tornare a volare. Niente da fare. Qualche riflessione va fatta. Non si possono continuare a lasciare così tanti punti per strada. Soprattutto alla luce del “suicidio” di ieri sera: un autogol e una rete regalata al Verona. Quella delle tre partite a settimana non può essere la scusante che giustifichi tutti i mali biancocelesti. Da qui in avanti sarà sempre così. La Champions finora è andata alla grandissima, il campionato però ne ha risentito. Quarta sconfitta e ventinovesimo gol incassato. I bonus da giocarsi cominciano a scarseggiare e all’orizzonte ci sono gli scontri diretti con Napoli e Milan.
LA TESTA ALTROVE
E’ il nervosismo ad aver dominato lo spirito dei laziali.