Lazio, Immobile prende una boccata d'Azzurro

Lazio, Immobile prende una boccata d'Azzurro
di Alberto Abbate
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Martedì 23 Marzo 2021, 07:35

Il principe biancoceleste si riveste d’Azzurro. L’Italia per provare a guarire il mal di gol. Non segna da sette partite. L’ultimo centro l’ha fatto il 7 febbraio contro il Cagliari. Poi ecco il blocco. La Scarpa d’Oro è diventata pesantissima. Ciro è entrato in un loop: più cerca di spaccare la porta e più non ci riesce. La verità è che avrebbe bisogno di fermarsi. Sta giocando da mesi con le infiltrazioni per una tendinite fastidiosa, così ne risente pure la sua vena realizzativa. Anche perché Ciro non è una punta che si risparmia, corre a tutto campo, aiuta la squadra e negli ultimi metri s’appanna la mira. E’ fermo a quota 14. In totale sono 19. Un gol ogni 128 minuti considerando le 31 gare disputate tra coppa e campionato. Il rivale Lewandowski ha preso il volo: 34 reti. E’ già pronto a soffiargli il titolo di miglior cannoniere d’Europa.
SERENITÀ MENTALE
La Scarpa d’Oro resta ancora in vetrina, ma non luccica. Purtroppo sembra di rivivere la maledetta annata 2018/2019. Allora 10 gol nel girone d’andata, appena 5 al ritorno fra acciacchi e più d’un pizzico di sfortuna. Ora sono 14 le reti (oltre a 5 in 5 gare nel girone di Champions) sino alla 19esima giornata e un misero centro nelle 8 attualmente giocate da gennaio fino adesso. Anche in questo caso sta giocando un ruolo decisivo una forma precaria, ma pure la sfortuna: contro l’Udinese ha centrato un palo con Musso ormai battuto. Inzaghi non ne fa un dramma. Sa benissimo che la pressione può essere devastante. Ciro deve ritrovare la serenità mentale per tornare a segnare valanghe di gol. Serve a lui ma soprattutto alla Lazio in questo rush finale per aggrapparsi al quarto posto. Obiettivo obbligato per i biancocelesti o rischia di essere rivoluzione. Benedetta fu la sosta. 
DOPPIETTA
La Nazionale arriva forse nel momento giusto. Sei giorni per provare a ritrovare la via del gol. Giovedì c’è l’Irlanda del Nord, poi Bulgaria e Lituania. Ciro si candida per una maglia. Dovrà sgomitare ma forse un po’ di sana concorrenza potrebbe stimolarlo in positivo. E già perché deve ritrovare il feeling anche con l’Italia. Gli ultimi gol, una doppietta, li ha fatti il 18 novembre del 2019 contro l’Armenia. Poi è rimasto a digiuno contro Bosnia e Olnada, in panchina contro la Moldavia, un assist nella gara di ritorno con gli Oranje. Da quel giorno non ha più vestito l’Azzurro, impossibilitato dal caos dei tamponi. Quel maledetto gene N che non ne voleva sapere di non risultare positivo. Ora dovrà rispolverare la sua vena d’oro. La convocazione per l’Europeo non è in discussione ma meglio non rischiare. Anche perché è noto che Mancini non straveda come Inzaghi per il bomber di Torre Annunziata. L’unica cura a tutti i mali come sempre saranno i gol. E a far compagni a Immobile ci saranno anche i compagni di squadra Acerbi e Lazzari. Soprattutto quest’ultimo si gioca una grandissima chance. 
GLI ALTRI
Ma di lazionali in giro per l’Europa ce ne saranno diversi.

Milinkovic ha risposto alla chiamata della Serbia, Strakosha a quella dell’Albania. Il portiere cerca riscatto dopo essere finito in panchina con la Lazio. Così come Muriqi (Kosovo) che non sta certo lasciano il segno in biancoceleste. Chi invece lo sta facendo è Marusic, chiamato dal Montenegro e Akpa Akpro aggregato alla Costa d’Avorio. 

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