L'Inter frena ancora, il Genoa impone lo 0-0

L'Inter frena ancora, il Genoa impone lo 0-0
di Marco Callai
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Venerdì 25 Febbraio 2022, 23:12 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 12:34

L’Inter rallenta ancora. Quarta partita senza successi per i campioni d’Italia, bloccati al Ferraris sullo 0-0 dal Genoa. Sfuma così il tentativo di aggancio alla vetta, Inzaghi non approfitta del mezzo passo falso interno del Milan contro l’Udinese. L’occasione più ghiotta arriva al 62’ con la traversa di D’Ambrosio. Possesso palla non concretizzato, attacco poco concreto contro  i rossoblù che, a dispetto del penultimo posto in classifica, si dimostrano squadra compatta e organizzata in ogni reparto. Quinto pareggio consecutivo per Blessin, tuttavia ancora lontano cinque punti dal quart’ultimo posto che vorrebbe dire salvezza.  

LA PARTITA Inzaghi recupera Brozovic per la mediana e lascia rifiatare sia Skriniar che Lautaro Martinez con chance importante concessa a D’Ambrosio e a uno scalpitante Sanchez. Punto di riferimento offensivo del  4-2-3-1 di Blessin non è Destro ma Yeboah.

Dopo un primo tentativo di Perisic, l’Inter ha l’occasione di passare in vantaggio al 5’ quando la veloce combinazione Barella-Dzeko-Calhanoglu porta il turco a calciare centralmente di prima intenzione e a sfiorare il palo alla sinistra di Sirigu. Pronta risposta Genoa con l’inserimento in area di Gudmunsson, ben imbeccato da Yeboah: la soluzione dell’esterno islandese, a due passi da Handanovic, non è precisa. Poco dopo Sirigu si inarca bene per respingere un colpo di testa di Dzeko.

Il pressing a tutto campo comandato da Blessin, unitamente a una tramontana molto sostenuta, rende difficili i compiti di manovra per i campioni d’Italia. L’Inter cerca soprattutto di spingere a sinistra, dove Perisic vince diversi duelli con Hefti, ma centralmente Ostigard e Maksimovic chiudono ogni spiffero.

Intorno alla mezz’ora, Melegoni scalda i guantoni di Handanovic dal limite dell’area, poi l’Inter alza i ritmi.

Dzeko salta gli avversari come birilli prima di appoggiare a Dumfries che,  leggermente defilato, si coordina male e spara in gradinata. Poco dopo è Perisic a guadagnare il fondo per l’ennesima volta e a cercare il bosniaco, in ritardo centralmente all’appuntamento con un pallone da spingere soltanto in rete.

Ultimi dieci minuti di forcing nerazzurro, un infruttuoso possesso palla tocca quota 75% ma l’equilibrio non si rompe. Il Genoa resiste bene nella propria tre quarti.

A inizio ripresa, si fa male Maksimovic e Blessin lo sostituisce con Cambiaso spostando Vasquez centralmente. La sua partita dura poco più di dieci minuti: al 59’ la sua opposizione a una conclusione ravvicinata di Calhanoglu gli costa l’infortunio. Il tecnico tedesco si gioca la carta Calafiori e nel contempo tira fuori dalla mischia Yeboah inserendo Kallon. D’Ambrosio, sugli sviluppi del successivo corner calciato da Calhanoglu,  colpisce la traversa sbucando di testa. Inzaghi corre rischi nelle ripartenze (70’ esterno della rete Calafiori) e prova a cambia volto al match con Lautaro e Vidal. E’ ancora il Genoa con Sturaro, alto dal limite dell’area, a creare apprensione mentre su ribaltamento di fronte Sirigu alza sopra la traversa un tiro da fuori di Lautaro. Dopo Di Marco e Vecino, Inzaghi si affida al fischiatissimo Caicedo. Gli ultimi sforzi sono vani. Il Genoa conduce in porto un pareggio dal sapore di vittoria. L’Inter non sa più vincere.

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