L'offerta è arrivata, con tanto di rilancio a stretto giro, la Saudi Pro League ha scelto Allegri e non bluffa, anzi sta facendo di tutto per convincerlo. Da giocatore d'azzardo consumato Max sa che il tempo è dalla sua parte, e pur avendo dato precedenza alla Juventus non ha chiuso la porta alle proposte arabe. Anche perché si tratta di cifre non indifferenti. Da Montecarlo la trattativa continua, la prima proposta da 2 anni +1 a 20 milioni di euro a stagione è già superata: di fronte alle resistenze del tecnico, l'Al Hilal ha alzato i bonus, e potrebbe arrivare a offrire fino a quattro volte l'attuale ingaggio a Torino. Manca un grande nome in panchina alla collezione di figurine saudita, che dopo Ronaldo, Kanté e Benzema potrebbe ampliarsi con Modric. E Allegri è stato individuato dalla federazione per gestire i campioni presenti e futuri. Mentre l'allenatore riflette sul suo futuro la dirigenza bianconera è in attesa di segnali, per programmare la prossima stagione. La conferma ufficiale del dg Scanavino sembrava aver spazzato via i dubbi, ma tutto questo prima dell'interessamento saudita. Una tentazione forte, anche se per Max i soldi non sono mai stati la priorità, altrimenti un paio d'anni fa avrebbe privilegiato le piste Real Madrid o Psg (tornato d'attualità) invece del ritorno alla Juventus. Anche le motivazioni familiari giocano un ruolo decisivo, Max infatti è diventato nonno da poco e a Torino abita il figlio più piccolo. La Juve intanto non ha intenzione di farsi trovare impreparata e ha riaperto i contatti con Tudor, dopo l'addio al Marsiglia. È lui il primo nome nell'eventualità di una separazione da Max che farebbe risparmiare alle casse bianconere - già provate dai mancati proventi della prossima Champions - 43 milioni di euro nel prossimo biennio, tra allenatore e staff, Conte e Zidane al momento sono sogni difficilmente realizzabili.
Il nuovo allenatore del Napoli
Intanto De Laurentiis intende risolvere al più presto il rebus della panchina e scegliere il successore di Luciano Spalletti. Paulo Sousa è più di una tentazione dopo la cena di venerdì scorso negli uffici della Filmauro.