Poi ha preso la parola Jardim. «Bisognerà fare la partita perfetta con una buona organizzazione difensiva, come sempre ci capita, ma essere anche efficaci in chiave offensiva. Solo così potremmo qualificarci - ha rilanciato il tecnico portoghese -Non sono preoccupato per gli ultimi pareggi casalinghi, la Champions è un'altra cosa, una competizione diversa che dà stimoli, è vero che segniamo più fuori casa, è la serata giusta per invertire il trend, dobbiamo ripetere la sfida contro lo Zenit. Il modulo? Ci sono 90 minuti, bisogna segnare ad ogni costo e utilizzare la testa. La Juve ha molta esperienza, sarà durissima. Bisognerà prendere i rischi necessari per andare avanti, segnare senza prenderne, non dovremo perdere la testa».
Immancabile una battuta sull'arbitro, che all'andata è stato decisivo, e sulla Juve: «Personalmente credo nella buona fede. Spero che faccia un'ottima gara, lo snodo della partita però sarà deciso dai giocatori, almeno mi auguro sia così. Tevez? E' il punto di riferimento dell'attacco juventino, è un fenomeno, non è l'unico, hanno un collettivo straordinario, non importa se giocheranno a 3 o a 4, siamo pronti per tutte e due le situazioni, dovremo stare attenti, ma vogliamo la semifinale, ci proveremo. Falcao? Non è una domanda da fare a me, ho lavorato 2 mesi con lui, nulla di più, non è un nostro giocatore».
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