Italia flop, Sacchi: «Mi è piaciuto il coraggio azzurro, ma non siamo stati squadra»

Italia flop, Sacchi: «Mi è piaciuto il coraggio azzurro, ma non siamo stati squadra»
di Redazione Sport
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Lunedì 4 Settembre 2017, 00:06
«Ho ammirato il coraggio e che il ct volesse confrontarsi a viso aperto contro la Spagna, senza tatticismi, forse ha esagerato, questo non lo so, ma quello che so è che il sistema calcio più efficace è quello che viene interiorizzato dai giocatori e io ieri sera non ho avuto questa impressione»: così l'ex ct azzurro Arrigo Sacchi, ospite della Domenica Sportiva, commenta l'amaro ko subito ieri sera dall'Italia al Bernabeu. «Noi siamo stati meno squadra della Spagna, nella connessione, nella posizione, tanto che non c'è stato un azzurro che ha meritato la sufficienza. Eppure non siamo così scarsi, ma quando non si gioca così bene, ecco quello che succede». «A forza di tatticismi e avere sempre squadre abbottonate molto probabilmente ci allontaniamo dal futuro - ha detto ancora Sacchi - Io ho apprezzato, ripeto, lo sforzo del ct pensando che lui fosse confortato da quello che aveva visto negli allenamenti». Non è una questione di sistemi di gioco ma di come vengono applicati, ha proseguoto Sacchi: «I sistemi di gioco non sono così importanti, sono importanti ed efficaci quando vengono interiorizzati, ma per far questo serve tempo.
Il calcio italiano non ha uno stile e quando un ct arriva in nazionale deve cercare di dare una linea: oggi Ventura è anche sfortunato, perchè una volta c'era un blocco di giocatori che si poteva prendere e metteer in nazionale, e oggi invece le squadre sono invase di stranieri. Lui ha cercato di giocare la partita giardando in faccia l'avversario. Presunzione? Non lo so. Ricordo solo che la Juve ha giocato poco tempo fa contro una squadra spagnole, ha giocato con tre stopper eppure non è andata meglio. Io anche li ho incontrati con le squadre giovanili e abbiamo sempre perso. Loro giocano un calcio di movimento, con un pressing asfissiante, un calcio spettacolare, questa è una squadra vera che copre gli spazi e fa movimento a tutto campo. La Spagna ha giocato con un falso nueve? Ma loro avevano sempre un centravanti, sempre diverso che andava ad occupare quella parte di campo, a dimostrazione che è una squadra organizzate e che sapeva quello che doveva fare. Non dimentichiamo che la Spagna ha vinto qualcosa come 12 titoli continentali nelle varie categorie e un Mondiale».
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