L'Europa si inchina ai 60' di gioco perfetti dell'Inter al Camp Nou. Ed è già questa la più grande vittoria di Antonio Conte fino a oggi: aver costruito una squadra capace di non abbassare la testa nemmeno davanti al Barcellona. Ed è il miglior biglietto da visita in vista della partita, dal sapore di scudetto, di domenica a San Siro contro la Juventus. I bianconeri di Maurizio Sarri sono a conoscenza della forza dei rivali, che devono ripartire dalla prestazione di Champions, dimenticando le polemiche per il metro arbitrale utilizzato da Skomina e per il rigore - il contatto tra Arthur e Sensi - non assegnato. L'Inter ha dimostrato che giocando così nulla è perduto contro nessun avversario. È stata tatticamente encomiabile. Barella, Sensi e Lautaro Martinez sono il futuro di questa squadra. Hanno rubato la scena ad Arthur, de Jong e Griezmann, non proprio impeccabili al Camp Nou. Barella non si è mai tirato indietro, a volte anche a costo di rischiare un secondo giallo (e quindi, l'espulsione). Sensi ha disegnato calcio a casa di chi il calcio lo dipinge da più di 10 anni. I tifosi catalani sono da sempre abituati alle magie: nelle ultime stagioni hanno potuto ammirare due folletti dal piede fatato, come Xavi e Iniesta. Infine, Lautaro Martinez, che ha fatto sfracelli (e non solo per il gol dopo soli 2') davanti all'amico e connazionale Lionel Messi. L'Inter ha saputo spaventare il Barcellona. Le è forse mancata l'esperienza ed è su questo che lavorerà Conte. Arrabbiato sì per la sconfitta, ma orgoglioso dell'Inter che sta nascendo grazie al suo lavoro.
Inter, si riparte dai 60' perfetti del Camp Nou per fermare la Juventus
di Salvatore Riggio
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Giovedì 3 Ottobre 2019, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 20:59
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