Figc, Preziosi: «Venerdì un candidato della Lega di Serie A»

Figc, Preziosi: «Venerdì un candidato della Lega di Serie A»
di Redazione Sport
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Lunedì 1 Ottobre 2018, 18:13
Venerdì nell'assemblea della Lega Serie A «ci sarà una proposta di un nome nuovo» per la presidenza della Figc e «speriamo che tutti possano convergere». Così il presidente del Genoa Enrico Preziosi, spiegando che il candidato «non deve necessariamente arrivare dal mondo del calcio». «Non ho niente contro Gravina ma non credo sia quello il nostro candidato - ha aggiunto -. Abbiamo il 12% ma siamo il motore del calcio italiano, chiunque volesse andare contro la Serie A lo faccia pure con quello che ne può conseguire».

«Ci si incontra venerdì. Verrà un nome nuovo. Ci sarà una proposta di un nome nuovo sul quale dovremo convergere tutti. Il presidente (Miccichè, ndr) ci ha invitato a ragionare su un nome, ne faremo uno venerdì e speriamo che tutti quanti possano convergere», ha dichiarato Preziosi lasciando la sede della Lega Serie A dopo l'assemblea che riprenderà il lavori proprio venerdì. «Il candidato non deve necessariamente arrivare dal mondo del calcio», ha aggiunto il n.1 del Genoa, bocciando l'unica candidatura al momento in piedi, sostenuta da Dilettanti, Lega Pro, arbitri e allenatori. «Non ho niente contro Gravina ma, dalla discussione di oggi, non credo che quello sia il nostro candidato - ha notato -.
La Serie A è compatta? Assolutamente sì sulla formula, poi litigheremo magari sul candidato, come sempre». «Siamo il 12% ma siamo il motore del calcio italiano, chiunque volesse andare contro la Serie A lo faccia pure con quello che ne può conseguire. Non possiamo più pensare che i dilettanti abbiano più voti di noi, non è una proporzione giusta e non rispetta le forze del calcio», ha continuato Preziosi, lasciando intendere che le altre componenti dovrebbero fare passo indietro. «Questa può essere la deduzione, poi se si vuole fare una forzatura si fa, se si vuole cercare una soluzione armonica è un altro discorso - ha osservato -. Si deve dare il giusto valore alle forze in campo. Non si può pensare che la Serie A conti meno di un'altra lega o addirittura dei dilettanti, visto che poi dobbiamo contribuire con decine e decine di milioni».
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