C'è un confine sottile che separa i racconti di campo da quelli di cronaca e tutti si augurano di poter vivere solo i primi, nel derby di domani tra Lazio e Roma. L'attenzione, però, sarà comunque massima perché all'Olimpico sono previsti in oltre 60mila con le strade limitrofe all'impianto che verranno controllate già dal mattino. Diversi i punti di pre filtraggio per le due tifoserie con che sugli spalti sono pronti a dar spettacolo. In programma, infatti, due coreografie, una per parte, con la speranza, anche del ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, che ci si limiti a questo, senza travalicare in cori di matrice religiosa, razzista o antisemita. I segnali dai social non sono del tutto rassicuranti, come testimonia un coro romanista pro l'iraniano Azmoun, e sulla Curva Nord pende ancora la diffida del Giudice Sportivo scaturita proprio dal comportamento tenuto nell'ultimo derby con la Roma.
La situazione in classifica
Insomma, il confine da non travalicare è sottile, così come poca è la distanza che separa le due squadre. Appena un punto con la Roma avanti alla Lazio, nonostante gli umori siano ben diversi. Perché se i biancocelesti hanno potuto sfruttare la Champions League per rimettersi in carreggiata, lo stesso non possono dire i giallorossi, reduci dalla disfatta di Praga che ha dato il via alla strategia della tensione di Mourinho.
Le probabili formazioni
Per farlo si affideranno alle scelte dei due tecnici e se Mourinho (che questa sera terrà tutti in ritiro a Trigoria) recupera Pellegrini per la panchina, Sarri potrà contare su Marusic e Casale. Poi la sfida tra i due attacchi con la coppia Dybala-Lukaku da una parte e il tridente, privo di Zaccagni, ma con Immobile, Pedro e Felipe Anderson, dall'altra. A gioire negli ultimi due derby sono stati i secondi, con due partite indirizzate dagli errori di Ibanez. Ciò non toglie che il trend di Mourinho nelle stracittadine dal suo arrivo nella Capitale sia tutt'altro che Special, avendo vinto appena una gara contro la Lazio delle quattro giocate. Vietato sbagliare dunque domani, ma lo stesso vale per Sarri, costretto a inseguire una zona Champions sfuggita via dopo un inizio di stagione altalenante per via anche di una Champions League che sta sottraendo energie mentali e fisiche alla squadra. Ma nel derby tutto questo conta poco; vale solo la legge del campo e del più forte.