Milan-Inter, a San Siro va in scena un derby “da paura”

Milan-Inter, a San Siro va in scena un derby “da paura”
di Salvatore Riggio
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Mercoledì 27 Dicembre 2017, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 13:11

Se da una parte Rino Gattuso parla addirittura di «finale mondiale» per spronare il Milan, dall’altra Luciano Spalletti si affida alle certezze per uscire da questo momento negativo e strappare la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia. Non è semplice per nessuno. Rossoneri e nerazzurri devono convivere con i propri guai, con la sostanziale differenza che i nerazzurri in campionato stanno meglio: di punti in classifica ne hanno 40, avendo messo da parte un tesoretto interessante che li fa restare a galla nonostante le sconfitte con Udinese (16 dicembre, 1-3) e Sassuolo (23 dicembre, 1-0). Il Milan sta cadendo verso il basso, la fine della crisi è un miraggio, i tifosi sono sul piede di guerra e la squadra di Gattuso barcolla dopo ogni metro. «Il derby può cambiarci la stagione», dice il tecnico rossonero: «Credevo che servisse meno tempo per mettere da parte la paura e la negatività del gruppo. Ad oggi, non pensavo di metterci così tanto. Stiamo pagando ogni episodio a caro prezzo».

SUPERARE LE DIFFICOLTÀ
Spalletti ha ben altri pensieri: la mancanza di alternative in panchina, i dubbi sul mercato di gennaio e il calo fisico dei suoi uomini chiave. Tra tutti, quello di Perisic. Dopo la tripletta firmata a San Siro contro il Chievo (3 dicembre, 5-0), il croato si è smarrito. Fino a poche settimane fa i numeri erano dalla sua parte: sette gol e sei assist. Poi, il buio. Uno dei peggiori in campo contro la Juventus (9 dicembre, 0-0) e in affanno con Udinese e Sassuolo. Morale: zero gol e, soprattutto, zero assist in queste tre partite. Senza dimenticare il gol sbagliato subito dopo il suo ingresso in campo nei quarti di Coppa Italia contro il Pordenone (12 dicembre, successo ai rigori). È un’Inter che vuole dimenticare le ultime difficoltà ed è per questo che Spalletti è tentato di confermare la squadra titolare: gli unici nuovi innesti sarebbero Padelli tra i pali e Cancelo e Ranocchia al posto degli infortunati D’Ambrosio e Miranda. Poi, i soliti noti con l’unico dubbio di Perisic appunto e con Borja Valero, al momento, in vantaggio su Joao Mario.

LA CRISI INFINITA
Al Milan rientrano Romagnoli e Suso («Quando non c’è, si sente»), dopo le squalifiche in campionato. Calabria è in vantaggio su Abate e l’unica novità potrebbe essere quella di Locatelli in mediana con Kessie e Biglia e Bonaventura avanzato nel tridente con lo spagnolo e Kalinic. Si rischia un’altra contestazione in caso di brutta figura, di una seconda sconfitta stagionale nel derby dopo il 3-2 in campionato di ottobre decisa dalla tripletta di Icardi. Da quel 15 ottobre a Milanello sono cambiate tante cose: Montella è stato esonerato e Gattuso ne ha preso il posto. Con il timore poi che siano loro e solo loro a pagare dazio in caso di fallimento. Chissà se porterà fortuna la presenza in tribuna di Yonghong Li, quattro mesi dopo l’unica volta (27 agosto, Milan-Cagliari 2-1). Con tanto di parole di incoraggiamento: «L’obiettivo è tornare nuovamente tra i principali club europei», come si legge nella lettera inviata ai dirigenti.  

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