'Rigiochiamo il preliminare di Champions in una sorta di spareggio, non importa se a Varsavia o a Glasgow'. il senso della lettera aperta che il Legia ha indirizzato al Celtic.
Una proposta destinata a cadere nel vuoto, anche perché i regolamenti Uefa non contemplano un'ipotesi del genere. «Incontriamoci a Varsavia od a Glasgow e risolviamo la questione onorevolmente», scrive Dariusz Mioduski, comproprietario del Legia.
Il club polacco ci prova, ma è un tentativo disperato di rimediare ad una propria disattenzione che l'ha escluso in extremis dai sorteggi dei playoff di Champions per aver mandato in campo per pochi minuti a Glasgow Bartosz Bereszynski, nonostante fosse squalificato.
E dire che il Legia aveva vinto ampiamente entrambe le partite del terzo turno preliminare, con un risultato complessivo di 6-1.
Il Celtic ha presentato ricorso e l'Uefa l'ha accolto, assegnando il 3-0 a tavolino. Risultato che, sommato all'1-4 dell'andata, ha qualificato gli scozzesi, sorteggiati poi con il Maribor.
Il Legia, retrocesso in Europa League, cerca così di rimediare a quella che Mioduski definisce «una decisione profondamente ingiusta e contraria allo spirito del fair play».