Il calcio resta in sospeso. Spadafora prende altro tempo: solo allenamenti individuali. Il via al campionato il 10 giugno

Il calcio resta in sospeso. Spadafora prende altro tempo: solo allenamenti individuali. Il via al campionato il 10 giugno
di Emiliano Bernardini
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Giovedì 23 Aprile 2020, 09:30

La palla resta in mano alla politica ma ora appare un po’ meno prigioniera. La netta posizione del governo degli scorsi giorni si è fatta più morbida. Si riprenderà, seppur in maniera graduale. Per le partitelle dovremo aspettare ancora un po’. Per ora verrà dato il via libera agli allenamenti individuali (per due settimane). È stato lo stesso Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora ad annunciarlo durante il Question Time al Senato. Le date? La speranza dice 4 maggio, l’ottimismo porta a pensare l’11, la ragione il 18. Anche perché c’è il problema dei giocatori all’estero e non ancora rientrati. Entro lunedì il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora renderà nota la decisione. Per correttezza istituzione vuole aspettare di leggere anche il protocollo che gli invierà domani il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Si vuole rimettere in moto tutto lo sport e non solo il calcio. «È fondamentale ripartire, se poi lo si fa 15 giorni prima o 15 giorni dopo non è un problema» fanno sapere dalla Figc. La data fondamentale è quella del 3 agosto quando la Uefa vuole conoscere l’elenco di squadre da iscrivere alle prossime coppe europee. 

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LA SPINTA EUROPEA
E da Nyon hanno anche dato un ulteriore assist alle varie federazioni per aiutarle a concludere i campionati: entro il 25 maggio si dovrà comunicare come verranno concluse le stagioni. Tradotto, nel caso in cui ci sia difficoltà è possibile che torni in voga l’idea lanciata dal presidente della Federcalcio, Gravina di ricorrere a playoff e playout. Va chiarito che questa è una extrema ratio e che tutti vogliono finire la stagione giocando tutte le partite. C’è fiducia per la ripresa. Questa la sensazione avuta da chi ieri ha ascoltato le parole del ministro dello Sport che insieme al capo di gabinetto, Giovanni Panebianco hanno preso parte alla videoconferenza (dalle 12 alle 14) con tutte le componenti del calcio. «Ho ascoltato con grande attenzione le diverse posizioni. Nei prossimi giorni mi confronterò con il Ministro della Salute e il comitato tecnico scientifico e prenderemo una decisione» ha dichiarato Spadafora.  Si è parlato anche della possibilità di inserire il protocollo, chiaramente adattato, come requisito per le iscrizioni ai campionati. Meno possibilista, invece, continua ad essere l’Oms che lancia un forte grido dall’allarme: «Gli eventi sportivi rappresentano per loro natura un assembramento e di fatto amplificano i rischi». Sulla questione è intervenuto anche Francesco Totti durante una diretta Instagram: «Senza tifosi che calcio è? Inutile riprendere tanto per farlo». In Europa però sono pronti a giocare. Le Isole Far Oer saranno le prime a farlo dal 9 maggio. Stessa data possibile anche per la Germania. 

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IL CALENDARIO
Sulla scia europea i presidenti di serie A dopo essersi compattati sulla posizione di ripresa studiano anche la fase 3: il campionato. Nella migliore delle ipotesi si potrà tornare a giocare entro il 10 giugno. Un totale di 124 partite per assegnare lo scudetto. Obiettivo scudetto il 2 agosto. Di fatto si giocherà ogni 72 ore con 3 o 4 turni infrasettimanali. Chiaro che per dare più visibilità accontentando anche le tv (resta la frizione con Sky dopo la lettera fatta pervenire in Assemblea) i turni verranno spalmati su più giorni e su più fasce orarie. Nelle prime settimana si giocherà su tre turni con partite alle 16, alle 19 e alle 21. Dalla fine ddi giugno, quando inevitabilmente farà molto più caldo, si giocherà solo di sera: alle 19 e alle 21. Idee al vaglio dei presidenti e dell’Assemblea di Lega. Il tutto verrà perfezionato non appena si avrà la prima data ufficiale: la ripresa degli allenamenti. 

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I DUBBI
Dal canto loro, comunque, i club hanno avanzato delle richieste sul tema sicurezza. Si è parlato della scelta delle sedi delle gare o di come comportarsi in caso di nuovi lockdown regionali. Anche il tema possibili positivi ha tenuto banco. Si parla di considerarlo alla strega di un infortunato, ma su chi ricade la responsabilità in caso di contagio? Inoltre chiedono certezza sul prolungamento dei contratti, effetti giuridici su un altro stop dopo la ripresa, rinuncia alle mensilità degli stipendi, chiarezza sulla prossima finestra di mercato. 

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