Le autorità calcistiche tedesche riconoscono di non poter garantire la sicurezza al 100% per tutti, ma sono disposte a correre un «rischio accettabile» affinché la Bundesliga riprenda le sue attività a maggio, secondo quanto riportato oggi dal giornale. «Süddeutsche Zeitung» basato su un documento interno. Il rapporto compilato da un gruppo di lavoro della German Football League (DFL) e della German Football Federation (DFB) delinea i passi che sarebbero stati fatti per consentire alle partite di essere giocate a porte chiuse nelle prime tre divisioni maschili, la Coppa di Germania e la Bundesliga femminile nel mezzo della pandemia di coronavirus.
Secondo il giornale, gli autori affermano che era impossibile e, quindi, che non si trattava di «garantire la sicurezza al 100% per tutti i soggetti coinvolti», ma di «garantire un rischio accettabile dal punto di vista medico data l'importanza del calcio (socio-politico, economico) e lo sviluppo della pandemia». La task force, che include il capo del comitato medico della DFB Tim Meyer, afferma anche che una squadra non dovrà necessariamente essere messa in quarantena se un giocatore si dimostra positivo al test Sars-CoV-2.
Diversi governatori regionali in Germania hanno suggerito lunedì che la Bundesliga - che è stata sospesa da metà marzo e ha ancora nove gare da giocare - potrebbe riprendere a maggio. Il Ministero degli Interni e dello Sport tedesco non ha ancora fissato una data di inizio, sostenendo che sono necessari ulteriori colloqui. La DFL ha un'assemblea prevista per domani. Le attuali restrizioni governative sono in vigore fino al 3 maggio. I prossimi colloqui tra il cancelliere Angela Merkel e i leader degli stati federali sono fissati per il 30 aprile e il calcio dovrebbe essere all'ordine del giorno.
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