«Nessuna novità, il verdetto era stato scritto quattro mesi fa. Per questo non sono sorpreso». È questa la prima reazione di Michel Platini all'Ansa dopo la squalifica di otto anni che gli ha comminato la commissione etica della Fifa.
«Questa decisione non mi sorprende - spiega Platini - La procedura adottata nei miei confronti dalla Commissione Etica della Fifa è una messinscena allestita per infangarmi con accuse che conosco bene e che oggi smentisco nella loro legittimità e credibilità.
Sono convinto che la mia sorte fosse stata già decisa prima dell'udienza del 18 dicembre e che questo verdetto non sia altro che una »copertura« patetica della volontà di eliminarmi dal mondo del calcio. Parallelamente al ricorso al Tas - aggiunge il presidente dell'Uefa - sono determinato a ricorrere, al momento opportuno, alla giustizia civile per far sì che siano chiariti i pregiudizi che ho dovuto subire da troppe settimane in questa procedura. E andrò fino in fondo in questa vicenda. Nella vita, come nell'esercizio del mio mandato, il mio comportamento è stato sempre irreprensibile e sono in pace con la mia coscienza».
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