L'ex arbitro Gabriele: «La finale alla Frappart una grande apertura culturale»

L'ex arbitro Gabriele: «La finale alla Frappart una grande apertura culturale»
di Roberto Avantaggiato
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Sabato 3 Agosto 2019, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 09:46
È stato il primo arbitro di serie A ad avere un assistente donna la suo fianco. Marco Gabriele, ex direttore di gara della sezione di Frosinone, tenne a “battesimo” Cristina Cini di Prato, che nel 2002 fu la prima donna assistente arbitro ad arrivare in A. «Fui designato insieme a lei in una partita di coppa Italia a Livorno», ricorda Gabriele. «E in quell’occasione qualche calciatore non fu particolarmente pronto alla novità». Questione di mentalità, come sottolinea Gabriele. «In Italia a parole siamo tutti aperti, ma poi quando le società si vedono arrivare un arbitro donna storcono il naso». Il segnale dato da Roberto Rosetti, designatore Uefa, è dunque importante. «Credo che sia fondamentale per dare il via ad un’apertura culturale che vuole tutta l’opinione pubblica. Il mondiale femminile e l’interesse che ha suscitato ne sono la riprova». Dopo la Cini, in Can arrivò anche Romina Santuari, di Trento nel 2009. Poi più niente. Quanto bisognerà attendere per rivedere una donna arbitro o assistente in serie A? «Non lo so quando accadrà. So, però, che ci sono ragazze che sono perfettamente in grado di dirigere gare tra i professionisti, e perché no, anche in serie A».
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