Arbitri, un altro muro è caduto: Rocchi fischia dietro casa

Arbitri, un altro muro è caduto: Rocchi fischia dietro casa
di Roberto Avantaggiato
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Domenica 21 Aprile 2019, 09:30
C’era anche Marcello Nicchi, presidente degli arbitri italiania, ieri al Castellani di Empoli, per un altro (piccolo) momento storico dell’evoluzione arbitrale. In campo, a dirigere Empoli-Spal, sfida clou in chiave salvezza della giornata, c’era Gianluca Rocchi, che è il numero uno degli arbitri italiani. Una scelta che sul piano tecnico non fa una piega, ma che sul piano geografico costituisce un indetio. Perché Rocchi è di Firenze e Empoli è un comune della città metropolitana (ex provincia) di Firenze. Caduto, dunque, il tabù che un arbitro non poteva dirigere gare di squadre della stessa provincia. Il che significa che a breve potremmo vedere Valeri, Doveri, La Penna e Pasqua (tutti arbitri della provincia di Roma) dirigere Roma e Lazio.

A proposito di quest’ultimi, insieme a Mariani (romano prestato ad Aprilia) sono tutti scesi in campo nel turno pre-pasquale. Per Doveri, quella di ieri è stata la quarta deisgnazione di fila, segnale che l’arbitro di Roma sta vivendo un finale di stagione di grande qualità. Per Valeri, invece, che ha vissuto un’annata in altalena (ha pagato il mondiale da Var?) c’è stato il ritorno in campo a Parma. Qui, potevano esserci gli estremi per un calcio di rigore al Parma (Donnarumma in uscita atterra Ceravolo), ma Valeri decide di lasciar proseguire, ricevendo poi il conforto dal Var La Penna: il portiere tocca prima il pallone e poi le gambe dell’attaccante. Il Var Di Bello (arbitro dalla stagione con il segno negativo) conferma con un silent check la scelta di Pasqua, nella gara-scudetto della Juventus, di convalidare il gol di Milenkovic, nonostante Szczesny, portiere bianconero, accusi un colpo al volto nel concitare dell’azione del vantaggio viola. Il direttore di gara di Tivoli non si fa trarre in inganno da Ronaldo, quando il portoghese cade in area dopo un leggerissimo contatto con Ceccherini. Altro contatto, stessi protagonisti, qualche minuto dopo e anche qui nessun provvedimento. Tre i cartellini rossi di giornata, di cui due solo a Roma: il primo Chiffi lo mostra a Milinkovic-Savic che rifila un calcione da dietro a Stepinski; il secondo a fine partita a Luis Alberto, reo di averlo applaudito e insultato. Doppio giallo mostrato da Abisso a Faragò in Cagliari-Frosinone, gara-salvezza solo per l’aritmetica.
In serata, Guida conferma il suo aplomb in mezzo al campo anche se a volte servirebbe anche qualche espressione meno distaccata. 
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