Rizzoli: «Il rigore della Lazio c'era e andava dato quello al Milan»

Rizzoli: «Il rigore della Lazio c'era e andava dato quello al Milan»
di Salvatore Riggio
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Lunedì 8 Aprile 2019, 14:07 - Ultimo aggiornamento: 19:35

Un confronto durato quasi due ore quello tra gli arbitri e le società al quarto piano di via Rosellini, sede della Lega Serie A. «Possiamo sbagliare, la perfezione è impossibile, ma ribadisco che abbiamo le idee chiare», il concetto, in estrema sintesi, espresso da Nicola Rizzoli, che ha poi anche illustrato le statistiche del campionato, a partire dal Var, con 121 interventi: 89 correzioni e 32 conferme. Inoltre, da quanto trapela, Rizzoli ha difeso l'operato dell'arbitro Abisso in Lazio-Sassuolo: «Il rigore c'era il braccio non era congruo», riferendosi al tocco di Locatelli in area. Un penalty che a fine match aveva fatto esplodere di rabbia Roberto De Zerbi (non presente), tecnico del Sassuolo.

In questo incontro si sono rivisti anche l'arbitro Fabbri, Rino Gattuso e Romagnoli, dopo le polemiche di Juventus-Milan per il mancato rigore fischiato per il fallo di mano di Alex Sandro, su cross di Calhanoglu. Episodio simile a quello dell'Olimpico ma giudicato in maniera opposta. ««Le indicazioni internazionali propendono per la punibilità di entrambi», chiarisce Rizzoli.

«La Var riesce a debellare tantissimi errori, ma non può raggiungere la perfezione. Subiamo un po' le indicazioni dell'Ifab. Sull'interpretazione del fallo di mano, anche con la Var è di grandissima difficoltà arrivare a una soluzione definitiva», ha detto Beppe Marotta, ad dell'Inter presente con Luciano Spalletti. «Sono state spiegate molte cose, ma forse sarebbe meglio spiegarle anche in pubblico. Ci sono delle regole che vanno rispettate al di sopra di ogni sospetto», ha detto, invece, Marco Giampaolo, tecnico della Sampdoria. Infine, potrebbe esserci la prova tv per Mandzukic, per lo sgambetto in area a Romagnoli che stava scatenando una rissa tra il croato e Piatek.

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