Anche l’altro “calvo” della squadra di Rizzoli, il siciliano Abisso, ha fallito la prova, confermando di non essersi ancora ripreso dopo quel famoso Fiorentina-Inter che gli è costato un lungo stop per aver confermato il calcio di rigore per un tocco di mano con il braccio attaccato al corpo, nonostante una lunga e chiara review al video. Un errore che Abisso ha ripetuto ier all’Olimpico di Roma, quando è stato richiamato al video da Manganiello perché il tocco di braccio di Locatelli arriva dopo che il pallone è schizzato dal fianco del calciatore del Sassuolo. Abisso è stato a lungo davanti al video, senza un motivo valido (le immagini erano chiarissime) mostrando una chiara incapacità decisionale che si è manifestata anche nell’espressione del volto di Abisso mostrata nel percorso di ritorno in mezzo al campo. Un’espressione piena di dubbi, addirittura di paura di prendere la decisione sbagliata, forse ricordando quella sera di fine febbraio. Tutto un atteggiamento diverso da quello più corretto e deciso avuto da Banti, che a Cagliari ha gestito molto bene la chiamata al Var (fallo di mano di Ceppitelli sfuggito) o di Pasqua (entrata da rosso di Sturaro su Allan).
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