L’arbitro Luca Pairetto forse è stato il primo a capire come doveva essere gestito quel momento di alta tensione: si è fatto guidare da chi aveva gli occhi pieni di paura, dai giocatori in campo, quelli della Roma, terrorizzati a quelli dell’Udinese, increduli. Non ha preso decisioni affrettate, non ha imposto il suo ruolo. «Ditemi voi se ve la sentite», si capisce dal labiale del direttore di gara. Daniele De Rossi si era tranquillizzato quando ha visto Evan Ndicka uscire, cosciente, alzando il pollice, come a dire: «Tutto ok».
Il tecnico parla con l’arbitro e chiede di tornare nello spogliatoio per accertarsi delle condizioni dell’ivoriano, non poteva prendersi la responsabilità di dare il suo parere positivo, anche perché quel gesto rassicurante di Ndicka non poteva bastare.
LO STADIO
Il pubblico ha capito e accettato la decisione dei protagonisti e ha accompagnato il triplice fischio di Pairetto con un lungo applauso, lo stesso dedicato a Ndicka al momento dell’uscita in barella dopo il malore. I giocatori della Roma sono andati subito sotto il settore dello stadio che ospitava i tifosi giallorossi per spiegare quello che era successo. Gianluca Mancini ha scambiato due parole con qualche tifoso e poi si è diretto negli spogliatoi. Tutta la squadra, con tecnico e dirigenti, era presente anche Lina Souloukou, poi si è trasferita all’ospedale di Udine, dove Ndicka era ricoverato, in codice giallo, per gli accertamenti del caso. «Credo sia doveroso sottolineare con riconoscenza, in una simile circostanza, il comportamento di slancio, assunto sul campo da De Rossi, subito seguito dal collega Cioffi, allenatori che hanno dimostrato concretamente il modo migliore di reagire davanti a un evento destabilizzante, mettendo davanti a ogni altra considerazione, i valori di umanità rispetto al calcolo. Con loro si è distinto l’arbitro Luca Pairetto, lucido nel gestire una situazione unica e capace di assumersi la responsabilità di sospendere definitivamente la partita. Una scelta, mi garba aggiungere, accolta con civiltà e partecipazione emotiva da parte del pubblico dello stadio Friuli», le parole di Renzo Ulivieri presidente Aiac.