Ha tratto sicuramente un bilancio attivo, pur con un 74, Matt Parziale, 31 anni, vigile del fuoco della Ladder Company 1 di Brockton al suo secondo major, dopo il Masters, grazie al successo nell'US Mid Amateur che gli ha regalato il doppio invito. Per un dilettante non è cosa di tutti i giorni marciare al passo con Justin Thomas, che solo la scorsa settimana ha lasciato lo scettro mondiale a Dustin Johnson. Nel suo score un birdie, tre bogey e un doppio bogey. È in bassa classifica Garrett Rank, l'arbitro della National Hockey League, che il posto se lo è guadagnato in una prequalifica. È 148° con 83 (+13) come il tedesco Martin Kaymer, che di major ne ha vinti due. Risultato a parte, non ha avuto un cammino agevole neanche il quartetto di testa, ma alla fine i conti sono stati in attivo. Scott Piercy e Ian Poulter hanno segnato tre birdie e due bogey, Dustin Johnson quattro birdie e tre bogey e Russell Henley ha tenuto lo stesso ritmo percorrendo una strada più tortuosa con un eagle, tre birdie, due bogey e un doppio bogey.
Francesco Molinari, con un birdie in avvio, è rimasto in buona classifica con il «meno 1» fino alla sesta buca, poi anch'egli ha subito le bizze del vento.
Dalla settima alla 18ª si è gravato di sette bogey, contro un solo altro birdie. Tiger Woods ha perso subito quattro colpi con un triplo bogey e un bogey, poi ha continuato con un birdie e un bogey, ma è affondato nel finale con due doppi bogey. «Il vento -ha detto- ha condizionato il mio primo colpo, poi ci ho messo del mio con un paio di errori e questo spiega la mia brutta partenza. Dopo ho provato a chiudere in par le altre 16 buche. Mi sarei accontentato, ma non è andata così. Peraltro il putter non mi ha assistito». Quindi ha ricordato come Raymond Floyd nel 1986 conquistò il titolo dopo un 75 in apertura e ha concluso: «Credo che il campo anche questa volta ci stia portando verso una soluzione simile».
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