Sara Curtis, piemontese e di madre nigeriana, che si definisce “mulatta”, ha stabilito il record italiano (ed europeo juniores) nella mattina delle batterie a Riccione, Assoluti Primaverili di nuoto. E’ un 24.56 che le è valso anche il biglietto per Parigi olimpica, dove sarà (per ora, se il ‘Sette Colli’ non prospetterà altri ragazzi prodigio) la più giovane dei nuotatori. Per poco. Perché subito dopo che Sara ha vinto la finale dei 50, a prima sera (24.63 il suo tempo) ecco che un altro ragazzo del 2006 conquista i Giochi. Lei è nata il 19 agosto, lui, Alessandro Ragaini, è del 2 agosto. E’ una grande promessa, Ragaini: ha vinto i 200 stile libero in 1:45.83, da quasi record ma di sicure Olimpiadi che, dice, «più si avvicinavano e più ci pensavo».
Ha battuto un ritrovato Filippo Megli e proprio di Filippo il ragazzo marchigiano indossava la cuffia.
A proposito di Parigi, Alberto Razzetti ha vinto, ma senza tempo di qualifica, i 100 farfalla (è già olimpico nelle due distanze dei misti e nei 200 farfalla) specialità in cui è tornato in gara in America Caeleb Dressel, papà da poco e la cosa sembra avergli fatto superare la depressione: ha vinto subito e punta sui Giochi. A proposito di futuro, bella performance di Paola Borrelli (classe 2005) vincitrice dei 200 farfalla e di rilievo, nella gara di Restivo e di Ceccon separati in finale, il secondo posto nella A, di Matteo Venini che è del 2007. A Riccione non si guarda solo a Parigi prossimo venturo, ma più in là: il quadriennio di Los Angeles 2028 è già cominciato. Ha chiuso la sessione la staffetta lunga, la 4x200 delle ragazze, nella quale è super Simona Quadarella, la più veloce di tutte, lanciate e no, l’unica sotto l’1.59, ma poi i gruppi militari, che hanno lo jus primae noctis nella convocazione degli atleti con il doppio tesseramento, si rifanno avanti e le soldatesse dell’Esercito (Ramatelli, Menicucci, Verona e Morini) precedono le Carabiniere.