Bravissimo Matteo Trentin, che ancora una volta era sul rettilineo per giocarsi la vittoria. “Sagan ha anticipato tutti - ha detto Trentin dopo il traguardo - come sempre si è dimostrato un grande campione. Domani sarà una giornata per i nostri scalatori e io sarò a disposizione della squadra. Nei prossimi giorni ci saranno altre occasioni che non mi lascerò sfuggire”. Sagan è stato straordinario, ha conquistato oggi la vittoria più importante di questa stagione. “Con pazienza la vittoria è arrivata - ha detto il tre volte campione mondiale - La vittoria al Tour è veramente bella per me e per tutta la squadra. Per vincere c’è bisogno di buone gambe e di una buona giornata e oggi abbiamo avuto tutte e due”. La tappa dal percorso nervoso è entrata nel vivo dopo 20 chilometri dal via, con una fuga formata da: Wellens della Lotto Soudal, Wurtz della Katusha Alpecin, Skuijns della Trek Segafredo e Clarke della EF Education First. Il gruppo poco interessato, ha lasciato andare la fuga. A 30 chilometri dal finale il plotone ha alzato il ritmo e i battistrada pian piano sono stati riassorbiti.
L’ultimo a resistere è stato Skujins, che ha deciso di attaccare per tentare di conquistare la tappa. Mentre i velocisti hanno iniziato a spostarsi in fondo al gruppo, il campione lettone è stato ripreso dal gruppo, che avanzava ad alta velocità verso il traguardo di Colmar. Ha provato ad allungare Ruj Costa a 7 chilometri dal finale, ma il campione portoghese è partito troppo presto ed è stato ripreso. Gli ultimi 4 chilometri sono stati fatti ad altissima velocità e in testa solo una quarantina di corridori, pronti a giocarsi una volata un po’ atipica. A 300 metri dal finale la volata viene lanciata dalla Mitchelton-Schott per Matteo Trentin, ma Sagan, uscito fuori sul rettilineo e con la massima potenza, ha conquistato la vittoria alla quinta tappa del Tour.
Domani sarà la giornata degli uomini di classifica, che farà la selezione dura. I chilometri da percorrere saranno 160,5 da Muhlouse a La Planche des Belles Filles. Si scoprirà chi questo Tour non lo vincerà, e chi avrà la possibilità di stare nella parte alta della classifica. Sarà una frazione importante con 7 GpM e arrivo difficile con pendenze fino al 20%. Sarà la tappa che aspetta Vincenzo Nibali, dove il siciliano ha già vinto nel 2014 e dove anche Fabio Aru, nel 2017, ha conquistato una delle sue vittorie più belle. Sarà la frazione decisiva per il siciliano, che su queste salite capirà se lottare per la classifica generale o puntare a vittorie di tappa. A
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