Yeman Crippa voleva il record italiano, esce presto di gara, resta di Totò Antibo, si ritira. Che da Palermo rivela: "Convivo con l'epilessia, devo mettere un secondo bypass, dopo quello al cuore"
Monaco è sempre principesca, anche con poco pubblico. Al principato c’è la Diamond league, si ritira anche Siffan Hassan, l’olandese di Etiopia che un anno fa trionfò a Bruxelles e raccontava la battaglia per i diritti umana del suo Paese, respingeva i sospetti sull’allenatore Salazar.
Il fondo va alla Obiri, dunque, su Gidei, il livello delle gare è buono, al solito c’è quasi nulla di Italia, peccato perchè, aspettando il Golden gala, è il meeting più vicino.
Sky brilla come sempre, nelle riprese, nella copertura, le prestazioni sono mediamente elevate, nell’anno della olimpiade mancata. Spicca la tonicità dei corpi al femminile, il dare tutto in gara, a entusiasmare i telespettatori. Patricia Mamona è un emblema, fra grazia e potenza. C’è voglia di atletica, come di nuoto, di sport olimpici.
I 400 ostacoli sono eccellenti, con il 47’10” del norvegese Warholm, sui 100 vince la svizzera Del Ponte, discreta Anna Bongiorni, sesta in 11”44. Noah Lyles vola, a 19”76, in curva ha qualcosa di Bolt, scendere sotto i 20” sui 200 è sempre d’effetto.
Fra i personaggi c’è il primatista dell’asta al coperto Duplantis, 21 anni e sfuggente, ai contatti in albergo, con la stampa, piazza un 6 metri; quarto Stecchi, con soli 5,50. Male Erika Furlani nell’alto. Convince Paolo Dal Molin sui 110 ostacoli, quinto con 13”61.
© RIPRODUZIONE RISERVATA